
L'avvocato Antonio Dello Preite cura la rubrica dedicata all’analisi di problemi di natura legale per Luceraweb
Egregio avvocato,
ho appreso nei giorni scorsi che la Guardia di Finanza sta svolgendo delle indagini sullo scarico di file da internet ritenuto non legale. Ho il timore che mio figlio, che utilizza il mio PC di casa per studiare o fare qualche ricerca, sia uno di quelli che scarica la musica o i film dalla rete, anche se a me ha detto che non è vero. Il mio sospetto è più marcato da quando abbiamo messo la linea ADSL.
Siccome la materia mi è piuttosto oscura, è possibile sapere se mio figlio commette eventualmente dei reati?
Una volta ne abbiamo parlato ma lui mi ha risposto dicendo che tutti i suoi amici fanno questa cosa e quindi questo significa che si può fare. Io gli ho spiegato che una cosa non può essere per forza legale solo perché la fanno tutti, e comunque cerco di stare più attento con l'utilizzo che fa del PC.
Onestamente sarebbe piuttosto imbarazzante trovarmi a casa le forze dell'ordine per una cosa del genere.
Ringrazio per la cortese risposta che vorrà darmi e la saluto.
Francenio
Dovrebbe preoccuparsi non tanto dei files scaricati da suo figlio tramite Internet, ma dell’ uso che ne fa successivamente.
Poiché, tuttavia, Lei mi cita delle indagini della Guardia di Finanza, credo di capire quali siano i suoi timori.
In effetti esistono dei profili penali collegati a quelle violazioni che vanno ad intaccare il cosiddetto diritto d’autore, disciplinato da una vecchia legge, riadattata e manipolata anche di recente (L. 22.04.1941 n° 633, artt. 171 e ss. – da sei mesi a tre anni di reclusione e con la multa da € 2.582 ad € 15.493).
In buona sostanza se i files scaricati sono delle opere dell’ingegno umano tutelate dalla legge sul diritto d’autore (per esempio un album di Lucio Battisti o l’ultimo film di Leonardo Pieraccioni, oppure un programma per computer) e se io, dopo averli scaricati sul mio computer li duplico e li vendo ai miei amici, commetto un reato.
Ciò che la Legge reprime, in buona sostanza, è la finalità di lucro nella riproduzione.
Per intenderci, anche fotocopiare un libro e vendere le copie è reato.
Questo è il motivo per cui la Guardia di Finanza è molto attenta a quegli esercizi commerciali che potrebbero “incorrere” in questo genere di reati con una piccola ed insignificante attrezzatura che consente tuttavia, di evadere sia ciò che è dovuto alla SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori) per le c.d. royalties e sia ciò che è dovuto alla Stato come imposizione fiscale (ogni movimentazione di danaro è assoggettata a prelievo fiscale).
Diverso, tuttavia, è il caso di suo figlio, perché, mi pare di capire, i files vengono scaricati per il suo uso personale e non per finalità di lucro.
Anche qui, tuttavia, la cosa non è del tutto immune da censure, perché se voglio sentire la raccolta delle canzoni di Lucio Battisti, la devo acquistare su un supporto lecitamente in commercio in quanto con quei soldi che io pago c’è : -a) il guadagno della casa discografica (che ha finanziato Lucio Battisti), -b) i legittimi diritti dei suoi eredi (perché quelle belle canzoni furono composte con l’ingegno dell’autore e l’ingegno è patrimonio personale che si trasmette in eredità), -c) il guadagno del commerciante che vende materialmente il disco, -d) i diritti della SIAE ed infine, per quanto di ragione, -e) le imposte fiscali dovute allo Stato.
La duplicazione fatta su internet, praticamente, anche se fatta a titolo personale, comunque, viola dei diritti patrimoniali di altri soggetti.
Il web è certamente l’ ultima frontiera del diritto ed è una materia dove si stanno facendo i primi timidi passi per una regolamentazione che è certamente ancora lontana.
Nel frattempo, dovremmo tutti comprendere ed educarci ad un maggiore rispetto dei diritti altrui, a tutela dei quali sono state promulgate delle leggi violate apertamente, certamente anche per ignoranza, ma, molte altre volte, sicuramente per malafede.
Avv. Antonio Dello Preite
Per sottoporre domande scrivere a: a.dellopreite@luceraweb.com
Periodicamente i lettori potranno trovare risposta a quesiti generici curati dall’avvocato Antonio Dello Preite.
Questa rubrica, che ha anche uno spazio fisso nella colonna di sinistra della home page, tuttavia, non rappresenta in alcun modo una consulenza legale, ma soltanto una divulgazione ed un chiarimento di argomenti giuridici generali ed impersonali. I lettori non possono formulare quesiti che, per specificità più o meno complessa, richiedano uno studio approfondito e, quindi, una vera e propria consultazione professionale.
Maggiori dettagli riguardanti i quesiti proposti in questa rubrica si trovano anche alla pagina “Il diritto per tutti” all'indirizzo: http://www.avvdellopreite.it/il_diritto_per_tutti.htm, sezione monografie, dove l’argomento è trattato con maggiore approfondimento.