L'avvocato Antonio Dello Preite cura la rubrica dedicata all’analisi di problemi di natura legale per Luceraweb
Buonasera Avvocato.
Le scrivo a riguardo di una causa intentata contro l’INPS. La mia mamma gravemente malata era stata riconosciuta invalida al 100% con patologia grave ma senza accompagnamento. Dopo aver fatto il ricorso, a marzo c’è stata l’udienza e la causa è stata vinta e abbiamo ricevuto 8.000 euro di arretrati. Qualche settimana dopo mi ha chiamato l’avvocato che si è occupato della causa e mi ha chiesto come onorario 5.000 euro. Non le sembra troppo? Me lo ha comunicato telefonicamente e senza nessuna fattura o altro che specifica le spese sostenute. Mi sembra un comportamento poco ortodosso. Mi può delucidare in merito? Grazie in anticipo.
Silvana
Gentile Signora,
su una cosa le do subito ragione: l’avvocato deve dare conto delle sue richieste al cliente - quando la sua attività si è esaurita – con dettagliata notula dove specifica le spese vive sopportate (e documentate), i diritti di procuratore, gli onorari di avvocato e gli eventuali acconti ricevuti per la detrazione: il tutto (spese vive escluse) è poi maggiorato del 12,5% come rimborso forfetario delle spese generali di studio, e dell’ulteriore 4% per addizionale Cassa Forense e del 20% per l’IVA. L’avvocato emette fattura dopo essere stato pagato e non prima.
Gli onorari e i diritti spettanti agli avvocati sono determinati, in linea di massima, da tariffe ministeriali aggiornate periodicamente e si basano, essenzialmente, sulla fascia di valore della controversia: per ogni scaglione della fascia è determinato un minimo ed un massimo: la richiesta del professionista rientra in quel “range”.
Tuttavia, cliente ed avvocato possono convenire criteri diversi: ad esempio possono pattuire (con atto scritto) che l’avvocato, se raggiungerà quel recupero, riceverà il tot per cento del ricavato.
Un'altra cosa da tenere presente è l’imprevedibilità delle attività da svolgere: ad esempio, la causa è di fascia bassa come valore, ma la controparte mi obbliga con eccezioni ed opposizioni bagatellare a svolgere eccessiva attività, che incide, poi, sulla parcella finale.
La sua domanda, quindi, così come da Lei formulata, indurrebbe a rispondere che la richiesta del Legale, a prima vista sia eccessiva (valore della causa € 8.000 – onorario € 5.000), però non so quanta attività è stata svolta e da quanto tempo, tale da giustificare, eventualmente, quella richiesta: ad esempio, nelle cause previdenziali, tra le quali rientra la sua, c’è anche la fase amministrativa che precede quella giudiziaria.
Ecco perché, come dicevo prima, è un obbligo dell’avvocato quello di giustificare, con nota specifica, le sue richieste al cliente (anche per un criterio di trasparenza), indicando le attività professionali svolte, così come prevede l’art. 43 del Codice Deontologico Forense e che riporto in estratto : “ …(RICHIESTA DI PAGAMENTO) …(omissis)… L’avvocato deve tenere la contabilità delle spese sostenute e degli acconti ricevuti ed è tenuto a consegnare, a richiesta del cliente, la nota dettagliata delle somme anticipate e delle spese sostenute per le prestazioni eseguite e degli onorari per le prestazioni svolte. … (omissis) …”.
Se ciò non avviene, Lei può rifiutarsi di pagare e avvalersi del Consiglio dell’Ordine Forense (da noi a Lucera è nel Palazzo di Giustizia) il modo che il Legale sia convocato per dare i dovuti chiarimenti.
Se Lei nel frattempo ha già pagato, può comunque chiedere all’Ordine una verifica della congruità della parcella richiestale e chiedere, successivamente, la restituzione delle somme corrisposte in eccesso, se da quell’accertamento risulta un importo dovuto inferiore a quello pagato.
Saluti.
avv. Antonio Dello Preite
Per sottoporre domande scrivere a: a.dellopreite@luceraweb.it
Periodicamente i lettori potranno trovare risposta a quesiti legali generici che rappresentano una divulgazione ed un chiarimento di argomenti giuridici ge-nerali ed impersonali.
Laddove si voglia richiedere una vera e propria consultazione professionale on-line, il caso va rimesso direttamente all’indirizzo consulenza@avvdellopreite.it
L’avv. Antonio Dello Preite (sito Internet www.avvdellopreite.it) riceve tutti i giorni, sabato escluso, nel suo studio di Lucera alla via Indipendenza n° 21 dalle ore 18 alle ore 20 ed è raggiungibile ai numeri telefonici 0881-520993 e 347-2548204