
L'avvocato Antonio Dello Preite cura la rubrica dedicata all’analisi di problemi di natura legale per Luceraweb
Buongiorno avvocato.
Un’auto condotta da un ragazzo stava investendo la mia.
Ho tirato giù il finestrino e gli ho detto se era pazzo, ma lui me ne ha dette di tutti i colori: parolacce e insulti anche molto pesanti.
Al che, sono sceso dalla mia auto ed avvicinatomi alla sua, notando che stava muovendo un braccio e pensando che tirasse fuori qualcosa di pericoloso (anche perché era un ragazzino), per paura gli ho tirato uno schiaffetto sul collo, sfiorando involontariamente anche la sua ragazza che si era messa di mezzo per evitare casini.
E’ scesa la mia ragazza e lui ha insultato anche lei.
A questo punto la mia ragazza ha tirato uno spintone a quella in auto e dato uno schiaffo a lui (faccio presente che la coppia e rimasta seduta in macchina), dopo di che ce ne siamo andati tutti via.
La mia paura è che abbiano preso il numero di targa e mi possano aver fatto una denuncia.
Cosa mi succede se mi hanno denunciato, e quando verrei a saperlo?
La ringrazio
Un lettore in ansia
Gentile lettore in ansia,
da come mi ha descritto – piuttosto confusamente – le cose, di reati ve ne sono diversi. Procediamo con ordine.
Quando lei ha dato del pazzo all’altra persona, ha commesso un reato di ingiuria (art.612 Cod. Pen) ed altrettanto ha commesso presumibilmente l’altra quando le ha risposto con insulti anche pesanti (li deve specificare però).
Quando ha dato lo “schiaffetto” sul collo ha commesso il reato di percosse (art.581 Cod. Pen.).
Stesso discorso vale per gli altri analoghi episodi successivi. Potrebbe configurarsi anche un reato di rissa nei confronti di tutti e quattro (art.588 cod. Pen.).
Ad esclusione della rissa, tutti gli altri fatti sono di competenza del Giudice di Pace e si tratta di reati “minori” per il perseguimento dei quali occorre un atto specifico, chiamato “querela” da proporsi nel termine perentorio di tre mesi che decorrono da quando è avvenuto il fatto.
Se non c’è querela il processo non si può celebrare.
La querela si può rimettere (cioè si può “togliere”) e questo accade quando le parti si accordano tra di loro per “togliere tutto di mezzo”.
La querela (o impropriamente “denuncia” come dice lei), nei termini specificati, può essere presentata davanti ad una qualsiasi Procura della Repubblica o Stazione di Polizia Giudiziaria sul territorio nazionale e lei (e chiunque altro coinvolto) verrebbe a saperlo perché le sarebbe notificata l’informazione di garanzia.
E’ quello il momento in cui lei ha formale conoscenza dei reati contestati e dei suoi diritti di persona indagata.
Saluti.
avv. Antonio Dello Preite
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Periodicamente i lettori potranno trovare risposta a quesiti legali generici che rappresentano una divulgazione ed un chiarimento di argomenti giuridici generali ed impersonali.
Laddove si voglia richiedere una vera e propria consultazione professionale on-line, il caso va rimesso direttamente all’indirizzo consulenza@avvdellopreite.it
L’avv. Antonio Dello Preite (sito Internet www.avvdellopreite.it) riceve tutti i giorni, sabato escluso, nel suo studio di Lucera alla via Indipendenza n° 21 dalle ore 18 alle ore 20 ed è raggiungibile ai numeri telefonici 0881-520993 e 347-2548204