Le ultime novità dal trading di bitcoin
I trader di criptovalute più abili, dalla metà di settembre in avanti, hanno iniziato a mettere in mostra un approccio ribassista. Nel corso delle ultime settimane, il rapporto long-short di bitcoin è sceso in maniera considerevole: uno scenario che è mutato nel momento in cui il bitcoin è andato oltre la resistenza a 11mila dollari. Quando il livello di volatilità del bitcoin si riduce in modo eccessivo, in genere è il segnale di una passività superiore al dovuto tra i trader. Per quanto non si possano escludere periodi di trading nel range, la peculiarità del bitcoin va individuata proprio nell’imprevedibilità sul breve periodo.
Come trarre vantaggio dalla volatilità del bitcoin
Per guadagnare approfittando della volatilità del bitcoin si può fare trading sulla moneta virtuale, magari facendosi aiutare da un robot di trading automatico. È il caso, per esempio, di Bitcoin System, un programma di trading avanzato che ha già rivoluzionato in positivo la quotidianità di un sacco di investitori: leggi la recensione completa qui per saperne di più. Per cominciare a utilizzare questo sistema è sufficiente iscriversi, senza alcun costo, compilando il form con i dati richiesti, così da diventare membri esclusivi di Bitcoin System. Da quel momento si avrà l’opportunità di guadagnare ogni giorno un reddito passivo lavorando solo pochi minuti alla settimana.
La volatilità: pregi e difetti
La volatilità implicita, dal punto di vista dei trader più bravi, viene segnalata come un indice di paura, dal momento che corrisponde al premio medio che viene pagato sul mercato delle opzioni. In sostanza l’indicatore sarà portato a tracciare un incremento considerevole in presenza di qualunque tipo di movimento di prezzo imprevisto, a prescindere dal fatto che sia verso l’alto o verso il basso. In tempi recenti il grafico del parametro ha raggiunto il livello più basso nel corso dell’ultimo anno e mezzo, ma ciò non deve portare a pensare che il mercato ora sia esente da rischi.
Gli scenari più recenti
Non dovrebbe essere fonte di stupore una candela giornaliera da 500 dollari, se è vero che la volatilità a tre mesi di bitcoin è al 60%, vale a dire più del doppio rispetto al 28% dell’S%P 500. Il prezzo del bitcoin nel corso delle ultime due settimane ha oscillato tra i 10.400 dollari e i 10.900 dollari; d’altro canto, ha aggiunto 300 milioni di dollari l’open interest dei future sulla moneta virtuale. Quale spiegazione si può ricavare da questo scenario? I trader, anche se l’impressione era quella di un periodo tranquillo, hanno incrementato le proprie scommesse.
Le prospettive per il futuro
Non è tanto importante quale sia stata la ragione del movimento più recente, perché ciò che conta davvero è che i top trader si siano affrettati nel coprire le posizioni short. Intanto, non ha conosciuto bruschi cambiamenti il premio dei contratti future, a dimostrazione che esiste lo spazio per una crescita sostenibile.
Cosa si può imparare dal premio dei future
Chi vende un contratto future di solito richiede un sovrapprezzo in confronto agli exchange spot tradizionali: si tratta di una circostanza che non è tipica solo dei mercati delle criptomonete, ma si verifica in tutti i mercati di derivati. Il prezzo è più elevato perché il regolamento viene posticipato dal venditore, così come il rischio di liquidità dell’exchange. Nel momento in cui si scambiano i future per un prezzo più basso rispetto a quelli degli exchange spot, non è sbagliato arrivare a ipotizzare che nel breve periodo il sentiment sia ribassista. Viceversa, se i mercati sono sani, il loro premio annuo oscilla tra il 5 e il 15%.
f.g.
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