Cryptomat, gli Atm per le criptovalute
Sull’intero territorio italiano si stanno diffondendo sempre di più i vari dispositivi Atm che offrono una possibilità più unica che rara, ovvero quella di acquistare varie tipologie di criptovalute. In questo modo, tutti coloro che hanno intenzione di investire sulle valute virtuali hanno la possibilità di avere accesso a questa asset class in modo semplificato e più rapido.
Infatti, si può accedere al mercato delle criptovalute senza dover per forza di cose passare dalle piattaforme digitali legate agli exchange online. Uno degli ultimi cryptomat è stato installato a Bari, all’interno dell’ufficio di consulenza finanziaria Cariati Group, con un’accessibilità che va dal lunedì al sabato dalle 9 alle 20. È il primo caso di cryptomat installato sul territorio pugliese.
Questa particolare tipologia di sportello automatico offre la possibilità di comprare tutte le più importanti tipologie di criptovalute, tra cui Ethereum, Litecoin, Dogecoin, piuttosto che Dash, Monero e Bitcoin Cash. È vero, d’altro canto, che sono sempre più diffuse anche le piattaforme che permettono di fare trading di criptovalute sul web: l’affidabilità di tali portali è cresciuta tantissimo nel corso degli ultimi anni, così come le funzionalità e gli strumenti che vengono messi a disposizione degli investitori.
Il funzionamento di un Bitcoin ATM
Quegli ATM di Bitcoin, ribattezzati Cryptomat, non si possono comparare a dei bancomat veri e propri. Anzi, sotto tanti aspetti presentano caratteristiche più simili rispetto ai classici distributori di monete. La differenza è che, nel caso di specie, si tratta di monete digitali, per cui, tra l’altro, l’Abi ha elaborato 10 criteri che potranno tornare utili per rendere più rapida l’attivazione di un’iniziativa di livello europeo all’interno di un primo Stato.
La domanda che tanti neofiti si fanno è come funzionino questi particolari ATM. Ebbene, in realtà, il principio ricorda in tutto e per tutto il versamento di denaro contante quando si effettua tale operazione ad uno sportello automatico della propria banca.
All’interno di un Bitcoin ATM vengono introdotti i contanti e il sistema provvederà ad effettuare il cambio di valuta, versando all’interno del proprio portafoglio di Bitcoin la criptovaluta che è stata in quel momento acquistata.
Le operazioni della transazione
Complessivamente, sono quattro i passaggi che è necessario seguire per portare a termine in maniera efficace la transazione. Il primo passo è quello di inserire all’interno dell’ATM un documento di identificazione. È vero, però, che si tratta di una richiesta che non avviene in ogni ATM e che si verifica solo nel corso del primo utilizzo.
In seconda battuta, è necessario trasmettere i dati biometrici: si tratta, quindi, del riconoscimento facciale, un sistema che, intanto, sta venendo usato in modo probabilmente eccessivo da parte della polizia negli Stati Uniti, oppure il riconoscimento della mano e così via.
Il terzo passaggio è quello di effettuare la comunicazione al dispositivo ATM dell’indirizzo Bitcoin che caratterizza il proprio portafoglio. In che modo? In questo caso, la soluzione adottata è quella della scansione mediante QR-Code. Infine, il quarto e ultimo passaggio è quello che prevede il deposito del denaro contante.
Quest’ultimo aspetto è particolarmente importante e va messo in grande evidenza, dal momento che gli ATM Bitcoin non sono in grado di accettare l’uso di bancomat, piuttosto che carte di credito, così come non possono essere usate nemmeno le carte prepagate. Quantomeno, al momento tutte queste opzioni non sono disponibili: probabilmente, qualcuna si potrebbe vedere anche in futuro, ma si tratta di un discorso che vale solo per i prossimi anni e non riguarda l’attualità più stretta.
f.g.
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