Il trading online in era Covid e col rischio bolla
L’attesa per il piano fiscale degli Stati Uniti da 1,9 trilioni di dollari è piuttosto elevata, tanto da portare gli economisti di Goldman Sachs a prevedere una possibile crescita economica USA dell’8% nel 2021. Ovviamente si tratta appena di proiezioni, tuttavia sono ben più alte rispetto alla media, con le stime dell’Fmi che vedono per quest’anno un aumento del PIL statunitense del 5,1%.
Intanto il rischio bolla affossa le borse asiatiche, con la Cina che in particolare arranca sui mercati finanziari, nonostante dati macroeconomici positivi su consumi e produzione industriale. Una possibile crisi all’orizzonte viene indicata da numerosi analisti, soprattutto se i fondi approvati dal Congresso USA non dovessero sortire l’effetto sperato, finendo non solo in consumi ma anche in investimenti e risparmi.
I consumi, inoltre, sono strettamente legati alla pandemia di Covid-19, infatti sebbene gli Stati Uniti abbiano accelerato sul programma di vaccinazione non sono ancora fuori dall’emergenza sanitaria. L’Europa invece si trova nel caos, soprattutto dopo il blocco dei vaccini di AstraZeneca che potrebbe causare un ulteriore rallentamento, costringendo di fatto le istituzioni a rivedere le previsioni per il raggiungimento del target del 70% di immunizzati entro l’anno.
Trading online, tra boom di criptovalute e incertezza in Borsa
Il clima attuale di incertezza richiede un approccio professionale, partendo dalla pianificazione di una strategia operativa ottimale per la gestione del rischio. I professionisti di TradingOnlineGuida.com consigliano di rafforzare innanzitutto la diversificazione degli investimenti, per diminuire i fattori di rischio in vista di una possibile bolla finanziaria, oppure di un potenziale aggravamento dell’emergenza sanitaria negli Stati Uniti e in Europa.
Il mercato azionario offrirà senz’altro delle opportunità importanti nei prossimi mesi, specialmente sull’onda del pacchetto di stimoli fiscali americani. In questo scenario sono da preferire i titoli ciclici, monitorando con grande attenzione le aziende che potranno avvantaggiarsi dalla crescita economica settoriale. In particolare, per gli esperti saranno da privilegiare le azioni value, titoli con un rapporto basso tra il prezzo di mercato e gli utili.
Nel contesto di oggi rimane fondamentale analizzare anche il settore delle criptovalute, con Bitcoin che prosegue con un andamento record dopo aver superato anche i 50 mila euro. I fattori positivi per il comparto crypto sono l’inflazione in aumento, le politiche monetarie espansive delle banche centrali e i programmi fiscali dei governi, mentre tra gli aspetti di rischio ci sono la speculazione e un incremento delle regolamentazioni.
Recentemente l’India ha mostrato la volontà di vietare nel Paese le attività di mining, il trading e il possesso di monete digitali, spingendo di fatto per la messa al bando delle criptovalute. Ovviamente sarà un intervento difficile da realizzare, tenendo conto della decentralizzazione delle tecnologie blockchain. Tuttavia non si tratta di buone notizie, sebbene gli asset cripto rappresentino al momento uno dei migliori strumenti per la protezione del capitale dall’aumento dei prezzi.
Business dei vaccini: conviene investire nel biotech?
Un settore particolarmente dinamico in questo momento è quello dei vaccini, con le aziende protagoniste dell’immunizzazione che stanno attirando l’attenzione degli investitori. Pfizer, Moderna, BioNTech, AstraZeneca e Johnson & Johnson hanno visto la loro quotazione aumentare in modo considerevole nell’ultimo anno, con un vero e proprio boom di acquisti.
Si tratta senz’altro di un business miliardario per le imprese di Big Pharma, in grado di assicurare profitti elevati per diversi anni, tenendo conto che una singola dose ha un costo compreso tra gli 8 a i 35 dollari. Inoltre bisogna considerare i vantaggi indiretti, infatti le innovative tecnologie messe a punto soprattutto da Pfizer-BioNTech e Moderna potranno aprire la strada a nuovi trattamenti in altri ambiti sanitari, come l’oncologia e le malattie croniche.
Le prospettive nel settore biotech sono notevoli, per questo motivo è senza dubbio un mercato da monitorare nell’ottica della diversificazione degli investimenti. Ovviamente nel breve termine sono attese delle forti oscillazioni, ad ogni modo nel lungo periodo le opportunità d’investimento potrebbero essere davvero ampie, anche in vista di un potenziamento da parte dei governi dei servizi di salute pubblica e di maggiori investimenti privati.
f.g.
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