Com’è cambiato il mining delle criptovalute

Il mondo del trading online è talmente variegato che non tutti i beni disponibili nelle varie borse funzionano allo stesso modo. In certi casi infatti può capitare che un asset specifico porti con sé operazioni, modalità di acquisizione e strategie addirittura uniche nel loro genere. È il caso ad esempio delle criptovalute, uno strumento finanziario che ha letteralmente rivoluzionato il mercato in poco più di dieci anni di vita. Famose per la loro altissima volatilità, le criptovalute hanno infatti generato delle vere e proprie fortune dal niente, aumentando il loro valore in maniera esponenziale e imprevedibile.
Al tempo stesso, nei momenti più bui, la valuta digitale ha subito dei picchi negativi impressionanti, ma oggi le cose sembrano esseri riassestate. Ecco perché sono sempre di più le persone interessate ad operare con questo strumento finanziario, che però deve essere conosciuto in maniera approfondita. Il modo migliore per iniziare ad investire è quello di leggere la guida all'estrazione di criptovalute realizzata dai professionisti di Criptovaluta.it, portale di riferimento nel settore del trading online che propone interessanti approfondimenti relativi al funzionamento e all’utilizzo di questa moneta virtuale.
Cosa sono le criptovalute
Le criptovalute sono valuta digitale: un bene che quindi non esiste nel mondo fisico e che può venire comprato, venduto e scambiato soltanto attraverso via telematica. Inoltre, come ben suggerito dal prefisso “cripto”, la valuta digitale è protetta da crittografia: questo vuol dire che per accedervi è necessario disporre di una particolare chiave di accesso.
Infine, la criptovaluta non segue le regole né di enti né di governi internazionali. Questo particolarissimo strumento finanziario adatta il proprio valore soltanto in base alle indicazioni della realtà che lo ha creato: una caratteristica chiave, che permette a tante criptovalute di adattarsi in maniera quasi totale alla vecchia legge della domanda e dell’offerta. Il loro valore dunque può letteralmente schizzare alle stelle nel caso in cui i trader dimostrino particolare interesse nei loro confronti.
Cosa vuol dire estrarre criptovalute
Le criptovalute vengono create esclusivamente all’interno delle reti private che le gestiscono. Il termine finanziario che viene utilizzato per parlare di acquisizione di criptovalute è “mining” (dall’inglese “to mine”), che in italiano viene tradotto o con “minare” o con “estrarre”.
Estrarre criptovalute vuol dire dunque prenderne possesso e la scelta di un termine così particolare è figlia del fatto che non esistono banche centrali che stampino o producano materialmente questo particolare tipo di bene. L’attività di mining è però molto diversa da una normale pratica di acquisto: si tratta infatti di una serie di procedure molto complesse e tecniche, che, da un certo punto di vista, possono venire avvicinate all’antica attività di ricerca d’oro fatta dai minatori dei secoli scorsi (da qui la scelta di utilizzare il verbi quali “minare” o “estrarre”).
L’esplosione delle criptovalute
La nascita di tante diverse criptovalute ha gioco forza cambiato, o quanto meno ampliato, il concetto stesso di “estrazione”. Lo sviluppo di nuovi sistemi ha infatti radicalmente abbassato la media di guadagno giornaliera dei “miner” professionisti ed è per questo che si è iniziato a parlare di “mining pool”: gruppi di estrattori di criptovalute che decidono di lavorare assieme in maniera tale da ottenere un flusso di denaro superiore rispetto a quello che sarebbero in grado di garantirsi da soli.
L’aumento di criptovalute e la crescita della loro notorietà ha però anche consentito che nascesse una domanda reale, facendo sì che strumenti finanziari specifici come ad esempio il Bitcoin acquistassero ogni giorno più valore. Per il resto, col passare del tempo, ogni attività tende a diventare obsoleta: in tal senso si consideri che al giorno d’oggi esistono macchinari creati appositamente per “estrarre” criptovaluta 24 ore su 24 e che quindi anche le attività di mining pool rischiano di diventare poco convenienti, se non addirittura obsolete.
f.g.
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