15/07/2021 09:32:15

I vini pugliesi al top

I luoghi in cui le bellezze naturali, il cibo e il vino sono così intimamente intrecciati sono rari. La Puglia è uno di questi. Qui i filari di vigneti, i campi di grano, gli oliveti e le spiagge cristalline si uniscono con le antiche tradizioni dei tanti piccoli villaggi rendendo la regione una meta irresistibile per gli amanti del relax, i buongustai e gli intenditori di vino.
Nell'ultimo decennio infatti la Puglia è diventata una regione all'avanguardia nel variegato panorama vitivinicolo italiano, pur rimanendo attenta alle proprie tradizioni storiche. Oggi da tutta la regione provengono 32 vini Doc, quattro vini Docg, e diverse decine di vini Igt in continuo aggiornamento, tanto che nel 2019 la Puglia è risultata essere il secondo produttore di vino in Italia sia per volume complessivo (19,6%) che per valore (13,3%), alle spalle solo del Veneto. Le tecniche di vinificazione si sono estremamente modernizzate negli ultimi anni e prevedono un uso minimo di prodotti chimici, tanto che la Puglia oggi è il secondo maggior produttore di vini organici del Sud Italia, alle spalle solo della Sicilia. 
Vitigni come Primitivo, Nero di Troia e Negroamaro, un tempo sconosciuti al mercato mondiale del vino, sono ora celebrati per le loro caratteristiche peculiari, mentre vini come Salice Salentino, "Five Roses" e Aglianico Castel del Monte si trovano nei ristoranti e nelle enoteche di tutta Europa e degli Stati Uniti. Proprio i vini rosati pugliesi come il Five Roses di Leone de Castris rappresentano la scelta ideale per accompagnare un pasto estivo, grazie al loro elegante connubio di sentori fruttati ed un assaggio fresco e persistente.
Se tradizionalmente la Puglia è famosa soprattutto per i vini rossi a base di uve come Negroamaro, Nero di Troia e Primitivo, l’estate può essere l’occasione per andare alla scoperta delle tante nuove proposte sul fronte dei vini bianchi freschi come il Mille Lumi Fiano di Massarengo, Falanghina Salento Masseria Altemura, lo Chardonnay della cantina Cantele ed il Bianco Felicità delle Tenute Al Bano Carrisi.
Alla diffusione dei vini pugliesi nel resto d’Italia ed al di fuori dei confini italici sta contribuendo molto anche internet. La Regione Puglia ha da poco lanciato online il portale PugliaGoodWorld che offre agli utenti una mappa dei migliori prodotti enogastronomici locali, partendo proprio dal vino, mentre l’enoteca online DiemmeVini offre un ampio catalogo di vini pugliesi tra cui scegliere per andare alla scoperta delle ricchezze di questa splendida regione baciata dal sole, con prezzi molto concorrenziali rispetto ai vini di altre regioni più blasonate come Toscana e Piemonte. 
La sempre più ampia presenza dei vini pugliesi nel mercato italiano ed internazionale ha favorito anche la crescita del turismo enogastronomico. L’altopiano delle Murge che si snoda verso l'Adriatico offre ai visitatori spettacolari distese di vitigni che si intervallano con boschi ed uliveti. Da qui provengono i tre vini DOC Rosso di Canosa, Castel del Monte e Rosso di Barletta, mentre i profumati vitigni bianchi come Malvasia, Greco e Bianco d'Alessano vengono coltivati nei dintorni della cittadina di Gravina. Le Murge sono anche la principale roccaforte dell’uva a bacca rossa Primitivo, mentre appena fuori della “città bianca” di Ostuni, principale centro turistico del Salento, i due vitigni autoctoni Ottavianello e Susumaniello, che vengono vinificati ancora oggi con un stile artigianale, stanno vedendo aumentare esponenzialmente la loro notorietà. 
Il Salento rimane in ogni caso il feudo dell’uva Negroamaro, capace come poche di trasformarsi in vini rossi freschi e complessi come il Salice Salentino, e particolarmente vocata alla vinificazione in rosato, come dimostra il Negramaro Rosato Calafuria di Tormaresca. Non è un caso dunque se è proprio da queste parti che nel 1943 è stato imbottigliato il primo vino rosato d’Italia, quel Five Roses che oggi tutto il mondo ci invidia.

f.g.

(Luceraweb – Riproduzione riservata)

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