La pizza ai Cicce Cutte di Giovanni Giannetta

Secondo appuntamento in nostra compagnia, oggi 2 novembre si celebra quella che è comunemente chiamata Festa dei Morti. In realtà più che una festa è una giornata di ricordo.
Molti sono gli usi e costumi che caratterizzano il nostro territorio, una tradizione su tutte è la famosa “Calza dei morti” con annesso bicchierone di Cicce Cutte colmi di mosto cotto.
Per la parte drink ho pensato di realizzarne uno facilmente replicabile, un drink che al suo interno ha un po’ della nostra tradizione: il mosto cotto.
Il mosto cotto è uno dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani riconosciuto su proposta della regione Abruzzo dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, in questo periodo è molto utilizzato sopratutto sui dolci come cicce cutte, mostaccioli e cartellate.
Il drink che realizzeremo oggi è il Must Martini Cocktail
Ingredienti e dosi :
-4 cl Rum bianco
-2 cl Vermouth bianco
-1 cl liquore al limone (limoncello di mamma )
-0,5 cl mosto cotto
Si prepara nel mixing-glass e si servire in una coppetta da cocktail. Twist di limone e rametto di rosmarino, ma nel nostro caso utilizzeremo un twist di arancia rigorosamente del Gargano e una gummy candy.
Il drink è stato creato da Andrea Marangio nel 2018 e ho voluto presentare questa ricetta perché la parola d’ordine della nostra rubrica resta sempre replicabilità.
Francesco Loconte
È una Pizza ma invece so’ Cicce Cutte.
Noi lucerini siamo ancora legati a quel retaggio molto antico che è ’u júrne d’ì murte, il 2 novembre.
Per noi la Festa dei morti è un giorno non di lutto, ma una giornata magica della tradizione popolare in cui le nostre case si riempiono di sapori ed in cui è consuetudine andare al Cimitero, portando in dono fiori e crisantemi e accendendo i lumini alle tombe dei nostri cari, che in precedenza erano state lustrate.
Residuo della dimensione ludica d’u júrne d’ì murte sono ‘a cavezette de l’àneme di murte e i cicce cutte.
Secondo un’antica leggenda nella notte fra l’1 e il 2 novembre i defunti tornano per visitare i loro cari e rivedere le loro case, sfilando in processione per le vie del paese. Si fermano a far visita ai propri parenti e a riempire di doni i cavezette, che la sera prima i bambini appendono alla finestra o al letto.
In realtà sono i genitori ed i nonni a riempire le calze: una volta con arance, cachi, castagne, melograni, mele, noci, mandorle, vainelle, mandorle, fichi secchi e mele cotogne, non disdegnando di aggiungere qualche pezzo di carbone per quei bambini più vivaci degli altri, per far capire loro che i morti li avevano voluti punire per la loro cattiveria.
Oggi, le antiche calze sono state sostituite da quelle confezionate e piene di cioccolatini, pasticcini e giocattoli.
Altro elemento fondamentale della Festa sono i cicce cutte, una ricetta che sembra affondare le sue radici nei secoli, facendola risalire alla cultura saracena o, addirittura, a quella greco-bizantina.
Essi sono preparati con ingredienti molto poveri, legati molto alla loro stagionalità: grano tenero, melograno, noci secche, cioccolato fondente e vino cotto.
È una pietanza molto dolce, che sembra piaccia solo ai Lucerini d’hoc e che, in genere viene apprezzata solo in età adulta.
Noi abbiamo voluto rivisitare la ricetta utilizzando i suoi elementi come condimento della pizza. Abbiamo usato il grano tenero (a caruselle) che viene utilizzato per fare i cicce cutte e che macinato ci dà la farina per la pizza.
Aggiunto del capocollo locale, del melograno a colorare ed aromatizzare uno spalmabile, le noci, le mandorle, del cacao amaro e un po di mosto cotto per creare un contrasto sublime di dolce e salato che davvero esalta un impasto per la base della pizza, anch'esso al mosto cotto.
L'impasto è stato realizzato con
-1 kg farina tipo 2
-450 grammi acqua
-150 grammi di mosto cotto
-3 grammi di lievito fresco
-25 grammi di sale
Ma la tradizione lucerina non va tralasciata... ed allora condiamo la pizza con i cicce cutte style. Dosi assolutamente #asentimento
Ma la ricetta antica qual è?
Ingredienti:
-500 g di grano tenero
-1 melograno maturo
-150 g di noci sgusciate e tritate
-150 g di scaglie di cioccolato amaro
-100 di cedro candito
-1 bacchetta di cannella (opzionabile)
-mosto cotto
Dopo aver messo a bagno il grano per una notte ed averlo lavato bene, fatelo bollire in una pentola con molta acqua per circa dieci minuti, spegnere il fuoco e avvolgere la pentola in un panno di lana e lasciare raffreddare.
Quando il grano è freddo e ben scolato, aggiungere i chicchi del melagrano, le noci, il cioccolato e la cannella tritata.
Al momento di servire in tavola, condite il tutto con sentimento copioso di mosto cotto!
Buon appetito e cin cin.
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Valentino De Troia
(Luceraweb – Riproduzione riservata)
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