18/11/2021 15:44:50

Come si diventa programmatore web

La maggior parte delle persone trascorre molte ore al giorno, forse più di quanto riescano ad ammettere, sul web. Che sia per lavoro, per ingannare la noia o per rimanere in contatto con gli altri, sono continuamente davanti un sito o un’applicazione. Per creare queste piattaforme entra in campo il programmatore informatico, che è una professione molto richiesta dalle aziende in questo momento. E quindi è opportuno sapere di più sul suo ruolo, in particolare su come formarsi per svolgerlo.

Che cosa fa il programmatore web?
Il programmatore web si occupa di creare siti scrivendone il codice da zero. Deve inoltre implementare tutte le misure di sicurezza necessarie, effettuare controlli e manutenzione, e aggiornare la piattaforma regolarmente. La parte del sito che gli utenti vedono e gli elementi interattivi sono realizzati dal programmatore front end. Server, database e tutta la struttura che non si vede è invece affidata al lavoro del programmatore back end. Molti programmatori si formano in entrambe queste mansioni, dedicandosi allo sviluppo full-stack che include sia l’interfaccia utente che il dietro le quinte dei siti web. 

Corsi universitari e formazione professionale a confronto
Un’opzione per diventare programmatore web è iscriversi a un corso universitario tra Informatica, Scienze informatiche o Ingegneria informatica. Con la laurea si ottiene prima di tutto un titolo riconosciuto, oltre a conoscenze approfondite e a tutto tondo di informatica. Per i più giovani può essere un modo per imparare metodi di apprendimento efficaci che potranno essere utili durante il resto della loro carriera. D’altro canto, una laurea richiede almeno tre anni ed è dunque un investimento considerevole in termini di tempo e di denaro. Per questo potrebbe non essere l’opzione ideale per chi abbia la necessità di iniziare a lavorare in tempi brevi, magari nel caso di passaggio a una carriera differente.

La seconda opzione, che permette di entrare nel mercato del lavoro più in fretta, è selezionare un corso di programmazione intensivo che prepari in pochi mesi alla carriera di programmatore web. Il bootcamp di aulab, per esempio, richiede solo tre mesi e offre solide basi di coding, con numerose esercitazioni pratiche che si affiancano immediatamente alle spiegazioni di teoria. La formazione professionale si concentra sulle competenze che saranno effettivamente utili quando si lavora, come le soft skill e le metodologie richieste dalle aziende. In questo caso si ottiene una certificazione riconosciuta dalle imprese, subito spendibile per cercare un impiego come programmatore web.

Esperienza sul campo, aggiornamenti e specializzazioni
Data la natura pratica del lavoro di programmatore web, completare un corso è soltanto il primo passo per diventare dei professionisti preparati e competenti. È infatti fondamentale mettersi alla prova con progetti differenti, sperimentare soluzioni creative ai problemi che si incontrano, e acquisire sul campo l’esperienza necessaria a migliorare. Può essere una buona idea realizzare progetti per amici o conoscenti, così da lavorare sulle idee di qualcun altro come si dovrà poi fare in un contesto aziendale. Questo permette anche di creare un portfolio variegato di siti e piattaforme, da mostrare a possibili datori di lavoro o recruiter durante un colloquio.

La rapida evoluzione delle tecnologie digitali richiede poi che chi vuole lavorare come programmatore web sia pronto ad aggiornarsi regolarmente. L’avvento di nuovi strumenti, le novità implementate in un linguaggio di programmazione, o nuove metodologie all’interno del settore devono essere appresi con tempestività per mantenersi al passo coi tempi. 

C’è poi sempre la possibilità di specializzarsi in un’area definita, come la user experience o la cybersecurity, oppure in un linguaggio come Python, PHP o JavaScript. Così facendo ci si crea una nicchia nella quale diventare esperti, per migliorare le possibilità di assunzione presso nuovi clienti, o guadagnare uno stipendio più sostanzioso.

f.g.

(Luceraweb – Riproduzione riservata)

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