Novità e rischi dalla presenza del Radon
Un aspetto poco conosciuto della sicurezza nei luoghi di lavoro e nelle abitazioni è quello legato ad un rischio invisibile a cui si potrebbe inconsapevolmente essere esposti, con l’esposizione al Radon. Si tratta di un gas naturale, inodore ed incolore, presente in tutto il pianeta, e si forma nel sottosuolo per il decadimento radioattivo dell’uranio presente nelle rocce.
Quindi il Radon è un gas radioattivo (dimezza la sua radioattività in quasi 4 giorni) e pertanto è pericoloso per la salute: rappresenta, infatti, secondo la World Health Organization, la seconda causa di tumore al polmone dopo il fumo di tabacco. La sua pericolosità è maggiore negli ambienti chiusi, soprattutto in locali a contatto con il terreno, dove, in caso di ridotto ricambio d’aria, può raggiungere concentrazioni molto elevate.
Ma come fa il Radon ad entrare nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro?
E’ molto semplice: penetra ad esempio attraverso microscopiche lesioni nelle fondamenta, ma può arrivare anche attraverso pozzi o condutture interrate di vario genere. Per questa ragione le abitazioni poste ai piani terra, rialzati o seminterrati sono quelle maggiormente esposte.
Nella nostra regione il territorio è carsico, e ciò consente al radon di attraversare le faglie e raggiungere i fabbricati; dai monitoraggi effettuati, si è rilevato che le zone a rischio più elevato sono il Gargano, la Murgia e quasi tutti le province pugliesi.
Tuttavia, questa classificazione è molto generica perché la concentrazione può variare molto non solo nell’ambito della stessa area geografica, ma anche da una abitazione all’altra nella stessa strada. Inoltre i materiali da costruzione impiegati possono in alcuni casi emanare Radon.
Per questa ragione, l’unico metodo affidabile per misurare la concentrazione del gas, nel proprio luogo di lavoro o abitazione, è tramite dosimetri, che vengono poi inviati in laboratorio ed analizzati. Qui il risultato delle analisi è riportato in una relazione tecnica che comunica fra i vari dati, quanti Bq/m3 sono stati rilevati.
Cosa sono i Bq/m3 ?
La concentrazione media annua di attività del gas Radon in aria si misura in Bq/m3 (Becquerel per metro cubo), dove un Becquerel indica quante disintegrazioni di gas radioattivo avvengono in un secondo.
Quali sono i livelli massimi di Radon consentite nelle abitazioni o nei luoghi di lavoro?
I livelli massimi accettabili sono stati stabiliti il 31 luglio 2020 dal Decreto Legislativo 101 (attuazione della Direttiva 2013/59/Euratom) che ha fissato i livelli di riferimento della concentrazione media annua di attività di radon in aria:
- massimo 300 Bq/m3 per i luoghi di lavoro (precedentemente era di 500 Bq/m3),
- massimo 300 Bq/m3 per le abitazioni esistenti (precedentemente le abitazioni non venivano considerate);
- nelle abitazioni che saranno costruite costruite dopo il 31 dicembre 2024 i livelli da rispettare saranno di 200 Bq/m3.
In Italia, molte regioni hanno anticipato la legislazione nazionale. In Puglia ad esempio, è stata emanata la Legge Regionale n. 30 del 2016 "Norme in materia di riduzione dalle esposizioni alla radioattività naturale derivante dal gas 'radon' in ambiente confinato". Questa Legge è stata poi modificata nel 2017 dalla Legge Regionale n. 36, che prescrive la misura di Radon per tutti i luoghi accessibili al pubblico, indipendentemente dalla loro localizzazione, sull’intero territorio regionale.
Sono previste sanzioni se non si effettua la misurazione del Radon?
La legge regionale pugliese prevede che l’esito del rilevamento deve essere inviato al Comune in cui è ubicato l’immobile e all’Arpa Puglia.
In caso di mancata trasmissione delle misurazioni entro diciotto mesi dalla data di entrata in vigore della legge regionale, (termine ormai abbondantemente scaduto l’11 febbraio 2019) il Comune deve ordinare la trasmissione delle misurazioni svolte, concedendo un termine massimo di trenta giorni. Decorso il termine, è prevista la sospensione della certificazione di agibilità.
Ma come è fatto un dosimetro per il Radon che si colloca negli appartamenti e nei luoghi di lavoro? Come avviene il suo posizionamento?
Per chi vuole soddisfare questa curiosità, questo è un video di pochi minuti in cui è possibile assistere a questa operazione in un’azienda del territorio.
Per chi desidera approfondire l’argomento, è trattato in maniera dettagliata nel Manuale per l’applicazione del D.Lgs 81/08 edito da EPC Editore Roma (autori D’Apote – Oleotti) che riporta anche le diverse Leggi Regionali in tema di Radon vigenti nel territorio Italiano:
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Tutti gli aggiornamenti del manuale dalla data di pubblicazione (23 settembre 2021) in poi sono disponibili on line gratuitamente seguendo le indicazioni riportate nel volume.
Per leggere o scaricare la legislazione Regionale della Puglia o Nazionale:
Radon Puglia – Aggiornamento: Legge Regionale n. 36/2017
D.Lgs n. 101 del 31.07.2020 RADON
Dott. Michele D’Apote
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