Come accedere ai master di specializzazione
Qual è il tasso di occupazione degli studenti che hanno conseguito un master? Il report di Almalaurea relativo al profilo dei diplomati di master parla chiaro: l’86,6% delle persone che scelgono di intraprendere un percorso di master dopo la laurea riesce a trovare lavoro massimo entro l’anno dalla data di conseguimento del titolo. Tra le motivazioni che spingono gli studenti alla specializzazione tramite master piuttosto che con laurea specialistica, ci sono sicuramente le numerose offerta di tirocinio proposte dalle scuole o dalle università. Infatti circa la metà degli istituti che offrono corsi di master includono questa possibilità nei programmi di specializzazione.
Altro motivo principale è sicuramente la voglia o la necessità di ricevere una formazione il più verticale possibile su un’area di interesse. Il master infatti è un percorso che spesso è pensato proprio per fare da ponte tra il mondo della formazione e quello lavorativo.
L’aspetto che rimane ancora il contro più grande però è sicuramente la quota di iscrizione, che spesso viene vista come insormontabile al livello economico in particolare dai giovani neolaureati. Altro ostacolo che potrebbero dover affrontare i futuri studenti sono i requisiti di ammissione che cambiano da istituto a istituto e in alcuni casi possono essere molto severi.
Ecco allora un piccolo vademecum per orientarsi meglio tra le diverse modalità di ammissione e i requisiti necessari, solitamente richiesti dagli istituti.
Master universitario di primo livello: quali sono i requisiti richiesti?
Generalmente l’unico requisito richiesto per accedere ad un master universitario di primo livello è il conseguimento di una laurea triennale. Sono corsi che solitamente durano un anno, tempo in cui lo studente dovrà acquisire almeno 60 CFU.
Questa tipologia di master è spesso a numero chiuso proprio per garantire agli studenti una formazione più efficace e dare la possibilità ai docenti di seguire al meglio le esigenze del gruppo e del singolo. Se infatti per la qualità della formazione le iscrizioni limitate possono essere un grande pro, potrebbero non esserlo invece per la selezione.
Alcune università, soprattutto quelle più rinomate, ricevono molte richieste di iscrizione che richiedono quindi un processo di selezione che a volte può essere difficile da superare. Oltre al voto di laurea triennale, alla media universitaria e al conseguimento del titolo nei tempi prestabiliti, si tiene conto infatti anche delle eventuali esperienze lavorative, di stage o formative avute durante i tre anni.
Per superare invece lo scoglio del prezzo, alcune università offrono delle borse di studio che possono coprire il totale della spesa oppure una certa percentuale.
Come si accede ai master universitari di secondo livello?
I master universitari di secondo livello hanno un funzionamento speculare a quelli di primo livello ma richiedono come requisito obbligatorio una laurea magistrale, a ciclo unico o biennale. Qual è quindi la differenza, oltre alla laurea richiesta come requisito, con i master di primo livello? I master universitari di secondo livello hanno un grado di approfondimento ancora maggiore rispetto a quelli di primo. Spesso infatti hanno dei programmi che sono pensati per gli studenti che vogliono avere una formazione super verticale su un determinato argomento. Questo aspetto si riscontra soprattutto nella struttura dei moduli che solitamente tratta la materia in oggetto in maniera molto più specifica.
Anche il processo di selezione e la durata non sono diversi da quelli dei master di primo livello. L’arco temporale è sempre di un anno e i CFU minimi da conseguire sono sempre 60 mentre invece le modalità di accesso sono a discrezione dell’università.
E i master offerti dalle business school e dagli istituti privati?
La rigidità dei requisiti necessari per accedere ai corsi di master cade nel caso siano offerti da business school, school of management e università private. In genere non ci sono dei titoli specifici da avere per l’ammissione ai master da parte di questi istituti.
Per esempio c’è una selezione di master proposta da una Business School con esperienza più che ventennale. Molti dei corsi proposti sono rivolti a neolaureati ma anche ai professionisti già inseriti nel settore che vogliono ulteriormente specializzarsi in un preciso ambito.
Non bisogna pensare però che non ci sia una selezione. Anche le business school e gli istituti privati tengono conto di titoli ed esperienze lavorative soprattutto quando è previsto un numero limitato di partecipanti al master. In più, alcune scuole possono richiedere ai futuri studenti anche una lettera di presentazione o un colloquio per capire meglio quali sono gli obiettivi che si vogliono raggiungere. In alcuni casi poi, è possibile anche che siano richieste delle prove di ammissione per accedere ai corsi.
Per quanto riguarda invece durata e costi, ogni istituto formula i propri sulla base del programma formativo offerto. Come per le università quindi, anche nell’ambito privato, il costo rimane sempre uno scalino importante. I prezzi infatti possono essere di qualche migliaio di euro o di alcune decine di migliaia e tendono a salire soprattutto quando ci si rivolge a istituti prestigiosi che solitamente hanno uno stampo più esclusivo e internazionale.
Red.
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