05/03/2023 22:00:04

Truffa e falso per le multe, Comune parte civile

La strategia giudiziaria adottata da Beniamino Amorico, ex comandante della polizia municipale di Lucera, di patteggiare una pena di un anno e dieci mesi (oggi oggetto di valutazione da parte della Corte di Cassazione), di fatto ha diviso in due il procedimento che all’origine coinvolgeva anche altre cinque persone. Queste sono accusate di falso in atto pubblico, falso ideologico e truffa in concorso ai danni del Comune, perché avrebbero beneficiato dell’annullamento di una sanzione per violazione della zona a traffico limitato, secondo l'accusa poi operata dal maggiore dei vigili con il quale erano d'accordo. Le richieste erano state avanzate per sè stessi o per persone espressamente indicate nelle chat di Whatsapp, rilevate dalla Guardia di finanza che ha indagato per mesi, attribuendo a carico dell’ufficiale anche i reati di peculato (utilizzo improprio dell’auto di servizio), falso in atto pubblico (fittizia presenza al lavoro), rivelazione di segreto di ufficio (diffusione delle liste dei positivi al Covid durante il lockdown).

Per l'eventuale processo, la Giunta Pitta ha manifestato l'intenzione di costituirsi parte civile per conto del Comune, e ha già incaricato l'avvocato Mario Aiezza. A fine gennaio si sarebbe dovuta tenere l’udienza preliminare, ma il gup Margherita Grippo ha dichiarato la sua incompatibilità per aver già trattato la posizione di Amorico, per cui è stato tutto rinviato a questa settimana davanti al nuovo giudice Carlo Protano.

Red. 

(Luceraweb – Riproduzione riservata)

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