Possibile caso di bollette 'bucate' nei condomini

Quantificare la somma precisa sarà impresa pressoché impossibile, perché sono tali e tante, in termini numerici e temporali, le variabili di questa storia, che probabilmente non si saprà mai a quanto ammonta il buco finanziario lasciato da un amministratore di condomini di Lucera del quale si sarebbero perse le tracce da un paio di giorni. Chi ha cercato di contattarlo la telefono riferisce che non sia raggiungibile e la sua irreperibilità coincide sostanzialmente con quanto accaduto durante il corso di questa settimana, con una serie di episodi e circostanze che si sono susseguite con grande velocità, sebbene avvisaglie, voci e segnalazioni concrete andassero avanti già da alcuni mesi.
Uno dei fatti più eclatanti è certamente quello di mercoledì sera, quando un gruppo di persone si è ritrovato davanti al suo ufficio per chiedere spiegazioni su quanto avevano scoperto poco prima, e cioè del mancato pagamento di alcune utenze relative ad acqua o energia, nonostante fossero state versate regolarmente le quote richieste.
Sul posto è arrivata anche la Guardia di finanza, chiamata appositamente dai presenti, dopo che l'uomo aveva chiuso la porta del locale non consentendo a nessuno di entrare.
Naturalmente, nel giro di poche ore la vicenda ha fatto il giro della città, e questo ha provocato l'inizio di una serie di verifiche autonome da parte di alcuni proprietari di abitazioni in vari quartieri. E le scoperte non sono state positive, perché continua a crescere il numero di utenze per le quali non risultano effettuati i versamenti ad Acquedotto pugliese, addirittura in qualche caso dal 2020, tanto che sarebbero partite già alcune comunicazioni di preavviso di interruzione dell'erogazione idrica.
E per la corrente elettrica le cose non andrebbero meglio, perché negli ultimi mesi del 2022 ci sono già stati alcuni distacchi dei contatori in comune, con la conseguenza più concreta della impossibilità di utilizzare l'ascensore o aprire i box dove erano custoditi veicoli e attrezzature.
Ma come è potuta accadere una cosa del genere, peraltro spesso risalente a così indietro nel tempo?
Quello che praticamente tutti riferiscono (in via postuma e senza aver dato molto peso alla cosa) è che il professionista da diversi anni non redigeva e consegnava i bilanci, l'unico documento che attesta quale sia la situazione finanziaria del singolo condominio, con le sue spese effettive e gli incassi realizzati, oltre al fatto che sembra non attuasse efficaci azioni di riscossione delle quote nei confronti dei singoli creditori.
"Naturalmente non posso conoscere i dettagli di questa storia - ha commentato a Luceraweb un esperto della materia - ma, per quello che mi compete, spesso ci si ritrova in queste situazioni non per malafede, ma per incapacità di riuscire a gestire tutta la complessa macchina che bisogna mettere in campo per amministrare un condominio. Non credo che questa persona sia scappata con i soldi, quanto piuttosto che non sia più riuscita a tenere in piedi i flussi economici costruiti su una cassa non sufficientemente piena per pagare tutte le bollette arrivate, i cui importi soprattutto nel 2022 sono esplosi, e quindi ci vuole relativamente poco tempo per arrivare subito a grosse somme. Quanto ai bilanci, è evidente che da lì bisogna sempre partire, perché in mancanza di questi è sostanzialmente impossibile anche presentarsi davanti a un giudice per chiedere azioni impositive nei confronti di chi non pagava quanto gli era dovuto".
Riccardo Zingaro
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