Biliardo, vince Mignolo, finale tiratissima

La finale, trasmessa ieri pomeriggio in diretta su Raisport, è stata la degna conclusione di splendidi dieci giorni di gare che sono andate avanti sui 14 tavoli allestiti a Vigna Nocelli di Lucera per la quarta tappa del campionato italiano di biliardo, specialità 5 birilli.
A vincere il torneo (e 5 mila euro di premio) è stato Achille Mignolo, 34enne di Cosenza (a destra nella foto) che ha battuto Fabrizio Borroni di Rho per 4-3, dopo essere stato in svantaggio 3-1, mentre in mattinata aveva prevalso in semifinale su Andrea Quarta, salentino di Carmiano, primo nella classifica stagionale e campione del mondo in carica.
Mignolo è tornato quindi sui suoi livelli degli ultimi tempi, dopo un periodo non positivo ma forte del tricolore vinto proprio l’anno scorso.
“Ho aspettato il momento giusto per attaccare dopo un inizio migliore del mio avversario – ha commentato al microfono Rai il vincitore – che poi si è un po’ disunito nella seconda parte della partita. Io ho avuto il merito di non mollare e quindi sono molto soddisfatto di questo torneo, questa vittoria mi ha proprio caricato in vista del finale di stagione”.
Borrini, 52enne di Rho, invece, è rimasto praticamente al tavolo per circa 6 ore di lunedì sera, perché prima aveva superato Camilo Gomez, il figlio della leggenda argentina Nestor, per 4-2. E’ arrivato all’epilogo della gara da una posizione di ranking molto arretrata, sbaragliando la concorrenza di avversari molto più avanti nella classifica annuale. In bacheca vanta il secondo posto ai Mondiali del 1998 e un terzo nella World Cup del 1996, ma anche il Campionato Europeo Juniores nel 1990 e il Campionato italiano a squadre nel 2004.
L’andamento del torneo ha riservato parecchie sorprese, con pronostici spesso sovvertiti dal tavolo verde che rappresenta quasi un organismo vivente, perché in grado di mutare le proprie caratteristiche anche nel corso della stessa giornata, reagendo diversamente a umidità e temperatura, senza contare la predisposizione personale di ogni singolo atleta.
Le ore decisive sono state quelle della domenica pomeriggio, quando i primi sedici professionisti della classifica hanno cominciato a sbracciare sul panno verde, dopo aver atteso altrettanti avversari arrivati dalle qualificazioni. E le vittime sono state molte e illustri, tra cui Michelangelo Aniello di Mola di Bari, campione europeo in carica, e molto conosciuto nell'ambiente lucerino.
“Per la prima volta ci siamo misurati con un apparato di questa grandezza e importanza – ha commentato Giuseppe Recchia, uno dei più attivi rappresentanti del Circolo Rolly - ma riteniamo di aver fatto bella figura, anche grazie a tutti gli sforzi dell’azienda Sud Biliardi di Barletta e di tanti collaboratori che hanno dato una mano, anche per far figurare nel migliore dei modi il nostro territorio, sia locale che della Puglia che, come si è visto, conta giocatori di altissimo livello e un momento di oltre duemila tesserati”.
La kermesse è stata animata dalla presenza di ben 869 giocatori provenienti da tutta Italia, sui 14 tavoli allestiti nella struttura ricettiva della Statale 17, su organizzazione del Circolo Rolly di Lucera che ha messo a disposizione un montepremi di circa 30 mila euro e con conduzione affidata al personale della Federazione Italiana Biliardo Sportivo e Bowling, con tre direttori di gara e una ventina di arbitri schierati. Gli incontri sono stati trasmessi in tutte le giornate dal canale dedicato Billiard Channel.
“E’ stata una gran bella tappa – ha commentato Stefano Gibertoni, vice presidente vicario della Fisbb e responsabile nazionale del settore stecca – perché a Lucera non c’eravamo mai stati ma ci siamo trovati benissimo. Chi ha lavorato sul posto ha saputo creare un ambiente sportivo in un ambiente turistico veramente di eccezione. La quantità di iscritti è la riprova più concreta del grande seguito che riesce ad avere il circuito, con grandi incontri disputati e una classifica sempre molto dinamica, comunque improntata esclusivamente sul merito. Una tappa del genere, infatti, può decidere una stagione per un giocatore che potrebbe entrare o uscire dal gruppo dei migliori”.
Riccardo Zingaro
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