Vecchie e nuove spine per la quinta Giunta

Con la nascita della quinta Giunta, partorita dopo una “gravidanza” di quattro mesi, a seguito delle dimissioni di Antonella De Sabato, esponente del gruppo “R-Innoviamo Lucera” che ha lasciato lo schieramento che governa la città, il sindaco Giuseppe Pitta vorrebbero ripartire con un nuovo percorso politico e amministrativo, peraltro alla vigilia del giro di boa del suo mandato iniziato a ottobre 2020.
La novità di Luigi Granieri era ormai nell’aria da qualche giorno. Il funzionario del Policlinico Riuniti torna alla politica attiva dopo essere stato consigliere comunale di maggioranza con Giuseppe Labbate, dal 2004 al 2007, a seguito delle dimissioni del mentore di famiglia Costantino Dell’Osso. La sua ultima candidatura risale al 2014 nella lista dell’Unione di Centro (candidato sindaco Giuseppe Bizzarri), ma non è stato eletto. E’ stato indicato direttamente da Simone Codirenzi, superstite del gruppo Popolari e vero e proprio ago della bilancia in un momento in cui la maggioranza conta soli 13 elementi, contro i 12 della minoranza.
La ripartenza magari potrebbe essere un Consiglio comunale che nel 2023 non ha ancora fatto registrare alcuna seduta. Anche perché di questioni ostiche ce ne sono sempre diverse sui tavoli di Palazzo Mozzagrugno, sia pregresse e anche di recente materializzazione. Per esempio bisognerà comprendere meglio il ragionamento che ha portato al cambio del vice sindaco, operazione che ha premiato doppiamente Claudio Venditti e penalizzato doppiamente Maria Barbaro. Il primo è tornato a vestire il grado superiore ma soprattutto si è liberato della delega al Patrimonio che è una delle spine degli ultimi anni. Non sono un mistero, infatti, le controversie con il dirigente Pietro Savoia, considerate le sue stesse ammissioni pubbliche di aver sollecitato più volte l’ingegnere di Fasano su alcuni temi caldi e contestati, come soprattutto le continue proroghe di servizi comunali che stanno durando anni, senza che siano state ancora indette le nuove gare pubbliche. E quindi Maria Barbaro, peraltro “degradata”, adesso si accolla una competenza piuttosto scivolosa, assieme a quella della Pubblica istruzione che tante e variegate contestazioni sta facendo sollevare da dirigenti scolastici e famiglie.
A ogni modo, tra gli argomenti più delicati resta sempre quello del settore Urbanistica, anche in questo caso con conclamate le difficoltà e tensioni tra la parte politica e Pietro Savoia, a sua volta caricato di un immane fardello di competenze che abbracciano tutta l’area tecnica, compresi quindi i Lavori pubblici e le Attività produttive.
Non a caso, infatti, sarebbe stato tentato un riavvicinamento con Antonio Lucera, “ridotto” da mesi a funzionario dell’ente e in aperto contrasto con le posizioni dell’Amministrazione Pitta che, secondo la sua versione, gli avrebbe negato la possibilità di diventare dirigente effettivo e a tempo indeterminato. Neanche la proposta di un incarico temporaneo, con competenza sull’Urbanistica, lo avrebbe fatto smuovere dal suo “Aventino”, anche perché cova sempre importanti speranze di sbarcare al Comune di Foggia dove è presente nella graduatoria come “primo dei non eletti”. E infatti per la valutazione dei titoli riconosciuti al nuovo titolare Saverio Pio Longo ha presentato ricorso al Tar.
Nel frattempo, qualche settimana fa al protocollo del Comune è piovuta una diffida presentata dal Gruppo Olivieri che invoca l’urgente approvazione del Piano di recupero urbanistico su terreni di proprietà nel quadrilatero di Via Spagnoletti Zeuli, Via dei Giardini, Via Torretta, Via Fasani e Via Santa Lucia. La prima richiesta risale a due anni fa, su un progetto per il quale sarebbero state acquisite tutte le autorizzazioni e i pareri positivi degli enti sovracomunali (Asl, Provincia, Regione e Soprintendenza).
“In caso di ulteriore ritardo – recita la comunicazione – verrà chiesta la nomina di apposito commissario ad acta, in sostituzione dell’Amministrazione”.
Ecco, quindi, un nuovo caso complicato in tema di pianificazione del territorio, quando il Pue di Viale Ferrovia deve ancora prendere vita dal punto di vista tecnico e operativo, dopo essere stato approvato "solo" politicamente.
Riccardo Zingaro
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