Raduno nazionale di pastori tedeschi

Per una giornata, quella di domenica 19 marzo, Lucera sarà la capitale italiana della razza “pastore tedesco”, grazie a un raduno di numerosi allevamenti che si sono dati appuntamento al bosco didattico Mezzana Grande.
La promozione, l’organizzazione e l’allestimento è della sezione foggiana della “Società Amatori Schaferhunde”, in pratica i depositari dei segreti con i quali si fa nascere, crescere e sviluppare una delle tipologia canine più famose e diffuse in Europa.
Gli animali iscritti attualmente sono già oltre 200 e arriveranno da tutto il Paese, pronti per essere valutati da quattro giudici internazionali che li divideranno in ben sedici categorie (tra maschi e femmine), così da assegnare alla fine della kermesse il trofeo per il “Miglior gruppo di allevamento”, in vista del campionato italiano che si terrà a giugno.
All'evento è collegata una cena sociale prevista per la sera prima all’hotel Vigna Nocelli dove sarà presentato il libro “Il giuramento di Aristotele” scritto da Marco Smaldone, veterinario di Bari e tra i primi soci della Sas in Puglia.
In Capitanata operano sei allevamenti da pastore tedesco, quattro a Foggia e due proprio a Lucera. A presiedere l’associazione provinciale è Franco Perna, ex insegnante che da oltre 40 anni di occupa del miglioramento della razza ormai facente parte della sua famiglia. Il suo allevamento si chiama Castello Svevo e in bacheca ha premi importanti ottenuti nel 1991, con Moritz (12esimo) e Mara (sesta) a livello nazionale.
“Una manifestazione del genere mancava da almeno otto anni dalle nostre parti – ha spiegato Perna – e in particolare i raduni servono a mostrare gli esemplari migliori, così da indicarli come standard (“auslese” è il termine tecnico per indicare il top, ndr) e per scegliere gli stalloni da utilizzare per la riproduzione e l’ottimizzazione della genetica. L’obiettivo resta sempre quello, in sintonia con l’Ente Nazionale Cinofilia Italiana, di accrescere il patrimonio zootecnico, riservando grande attenzione sia alla morfologia che al carattere cane. Ormai la sola estetica non basta più – ha aggiunto – per cui un cane di valore deve detenere almeno tre brevetti ufficialmente riconosciuti, soprattutto per l’addestramento, l’obbedienza e la capacità di ricerca, tutte qualità che serviranno per qualsiasi impiego sociale”.
r.z.
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