Movimenti ‘paralleli’ su urbanistica e cubature

È tornata a salire la fibrillazione urbanistica a Lucera, alle prese con norme regionali in grande evoluzione, ma anche con provvedimenti che hanno risvolti sul territorio cittadin.
Nella seduta del Consiglio comunale del 20 marzo scorso, ha trovato spazio l’approvazione da parte dalla sola maggioranza, assieme al solo Davide Colucci (mentre l’opposizione aveva chiesto più tempo per approfondire), della variante al Piano Urbanistico Generale con il recepimento delle norme della legge regionale 20/2022, il cosiddetto “Piano casa”, consentendo premialità di cubatura ovunque, tranne che nel centro storico e in zona industriale.
In buona sostanza, sarà possibile beneficiare di una premialità del 20% di nuove volumetria, e che sale al 35% in caso di demolizione e ricostruzione.
“Questa possibilità che oggi abbiamo accolto – ha commentato il sindaco Giuseppe Pitta che detiene sempre la delega specifica - ci consente di effettuare delle ricuciture urbanistiche oppure di allineare fabbricati con altezze diverse”.
Ma, come storicamente consolidato a Lucera, gli interessi sulla questione sono vari e molteplici, e anche in questa occasione non mancano i detrattori al provvedimento che viene ritenuto “illegittimo e ingannevole”, tanto che qualcuno starebbe pensando alla sua impugnazione, considerando che viene considerata solo una parte del territorio e della stessa disposizione regionale.
E ci sono movimenti anche in altri ambiti del Piano Urbanistico Generale in vigore dal 2016, non direttamente collegati alle recenti novità sul tema, perché diversi proprietari di suoli sul comparto Aru.Vs stanno attendendo con impazienza il pronunciamento del Consiglio di Stato (fissato proprio per questi giorni) sul ricorso presentato proprio a proposito della previsione del Pug, nella parte in cui indica “l’inserimento condizionato alla previa concreta realizzazione delle previsioni relative agli Ambiti Urbani e periurbani di trasformazione già inseriti”.
In poche più semplici, contestano il fatto che la circostanza non potrà mai verificarsi realmente, così da “liberare” la capacità edificatoria sui terreni di loro appartenenza.
Ma questo è solo un altro dei tanti intrecci legati a cubature più o meno potenziali, in una stagione storica in cui lo sviluppo a Lucera non si intravede in alcun settore.
r.z.
(Luceraweb – Riproduzione riservata)