19/04/2023 07:41:36

Le nuove speranze di riapertura del Tribunale

Buongiorno avvocato,
siamo un gruppo di amici e, alcune sere fa a cena, commentavamo la possibile riapertura del soppresso Tribunale di Lucera. E’ una notizia vera? O è la solita bufala?

Sulla riapertura del Tribunale di Lucera molte cose sono state dette e molte altre se ne diranno: l’amico e collega Pippo Agnusdei – che opera con il comitato promotore da molti anni – sarebbe certamente più esaustivo di me sull’argomento.
Rammenterete che, a seguito della rigida politica di contenimento della spesa pubblica operata dal governo Monti, con il decreto legislativo 7 settembre 2012, n.155 (Nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero) fu sancito che, con criteri assai discutibili, diversi Tribunali italiani, tra cui quello di Lucera, dovevano essere soppressi.
A distanza di circa dieci anni dalla materiale soppressione e con le vaghe promesse di questo o quel politico, nulla è avvenuto, ma a breve, al Senato, dovrebbe avere inizio un’interessante discussione sull’argomento per via di un disegno di legge promosso ad iniziativa del Consiglio Regionale dell’Abruzzo, interessato al ripristino dei soppressi Tribunali di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto e, per l’effetto, a livello nazionale, di tutti gli altri (Atti parlamentari – 6 – Senato della Repubblica – n° 88 – XIX Legislatura – Disegni di Legge e relazioni – Documenti).
E’ bene precisare che attualmente quei presidi sono tutti aperti, ma perché godono della proroga concessa in relazione all’emergenza terremoto non ancora rientrata in quelle zone.
Vi propongo direttamente il testo che consta di tre articoli:
Art.1 - Dopo l’articolo 8 del decreto legislativo 7 settembre 2012, n.155, sono inseriti i seguenti: (Introduzione degli articoli 8-bis e 8-ter del decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 155) 
«Art. 8-bis. – (Riattivazione dei tribunali) – 1. In attesa di una più ampia e generale riforma della geografia giudiziaria, da attuare nel rispetto del principio del massimo decentramento di cui all’articolo 5 della Costituzione e del principio di prossimità di cui all’articolo 10 del Trattato dell’Unione europea, su richiesta delle regioni interessate, il Ministro della giustizia dispone, nell’ambito di apposite convenzioni, che i tribunali soppressi dall’articolo 1 del presente decreto riprendano la funzione giudiziaria nelle loro sedi, a condizione che le spese di gestione e manutenzione degli immobili e di retribuzione del personale di custodia e vigilanza delle strutture siano integralmente a carico del bilancio della regione richiedente. 2. Rimangono a carico dello Stato le spese relative alla retribuzione dei magistrati, del personale amministrativo e di polizia giudiziaria. 3. Il Ministro della giustizia provvede a modificare le tabelle di cui agli allegati 1, 2 e 3 al presente decreto, inserendovi i tribunali subprovinciali ripristinati su richiesta delle regioni interessate ai sensi del presente articolo, nonché a ricostituire i relativi circondari, che sono inseriti nella tabella di cui al citato allegato. 4. Le spese di cui al comma 1 possono essere sostenute anche dagli enti locali, previa intesa con la regione richiedente. 
Art. 8-ter. – (Piante organiche) – 1. Entro cento giorni dalla data di stipulazione delle convenzioni di cui all’articolo 8-bis, il Ministro della giustizia provvede alla riformulazione o alla riapertura delle piante organiche dei tribunali subprovinciali ripristinati ai sensi del medesimo articolo e alla loro copertura ». 
Art. 2. 1. Il comma 4-bis dell’articolo 8 del decreto legislativo 7 settembre 2012, n.155, è abrogato.(Modifica all’articolo 8 del decreto legisla-tivo 7 settembre 2012, n. 155).
Art. 3. 1. Dall’attuazione delle disposizioni di cui alla presente legge non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato. All’attuazione delle disposizioni di cui alla presente legge si provvede nell’ambito delle risorse umane, strumentali efinanziarie disponibili a legislazione vigente. (Clausola di invarianza finanziaria).

Come potete vedere, potrebbero esserci – almeno sulla carta – buone possibilità di ripristino del nostro vecchio e glorioso Tribunale, incoraggiate anche dalla dichiarazione della settimana scorsa del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che durante il question time alla Camera, ha risposte a due interrogazioni sul tema: “L’intenzione di questo Governo è di rivedere le riduzioni di uffici giudiziari che sono state fatte – ha dichiarato – ed è stato già prorogato il rinvio della soppressione dei tribunali dell’Abruzzo e delle sezioni distaccate isolane, ed è all’esame il ripristino di sedi giudiziarie già soppresse”.
Ovviamente nel caso dell’Abruzzo giocano molti fattori (l’iniziativa regionale con l’accollo di tutte le spese gestionali, la clausola di invarianza finanziaria) e voglio augurarmi che il nostro rappresentante regionale a Bari sarà sensibile a questa valida opportunità che si presenta per la nostra mutilata città.
Non dobbiamo dimenticare che, all’epoca - avvocatura e magistratura locale a parte - non vi furono molte “voci forti” a protestare per la soppressione. Rammento solo quella dell’onorevole Francesco Paolo Sisto di Bari, attuale vice ministro della Giustizia, per non parlare poi delle divisioni e dei campanilismi tra le varie città del circondario e non.
Già la difficilissima situazione dell’ordine pubblico e della criminalità in terra di Capitanata sarebbe condizione necessaria e sufficiente, non solo per il ripristino del Tribunale di Lucera, ma anche – per la complessa realtà garganica – della sede distaccata di Rodi dove opera solo l'Ufficio del Giudice di Pace.
Comunque vadano le cose, pare che queste siano le ultime novità: non ci resta che... incrociare le dita.
Saluti.
Avv. Antonio Dello Preite

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