10/05/2023 07:49:33

Lo scandalo degli ascensori scolastici rotti

Negli istituti comprensivi di Lucera oltre la metà degli ascensori non è funzionante. Si tratta di una situazione insopportabile e che in alcuni casi dura da mesi, se non addirittura da anni, senza che si sia trovata una soluzione veloce ed efficace a problemi che incidono direttamente sulla qualità dell'offerta didattica e anche sulla materiale permanenza di alunni e docenti disabili, e quindi già alle prese con disagi e difficoltà del quotidiano.
Il caso più recente è quello del plesso Lombardo Radice di Piazza Di Vagno, il cui elevatore si è rotto poco più di un mese fa. Questa situazione ha comportato, tanto per fare un esempio, addirittura il trasloco di un'intera classe dal primo piano al piano terra, perché nel frattempo un bambino si è infortunato al piede, sta andando a scuola con la sedia a rotelle ma non c'è possibilità di salire per recarsi nella sua aula abituale. E allora, per ovviare, è stato trovato questo rimedio che provoca altri problemi al resto dei suoi compagni, i quali non possono poi frequentare l'aula di informatica, situata al piano superiore, o utilizzare altre attrezzature non raggiungibili da tutti contemporaneamente.
All'edificio Tommasone di Piazza Matteotti l'ascensore è rotto da novembre e non è stato ancora riparato, provocando ulteriori disagi in una comunità che sta già convivendo con i noti interventi di consolidamento strutturale e quindi è alle prese con una situazione logistica di evidente precarietà, mitigata solo dalla buona volontà del personale.
In entrambi i casi, i rispettivi dirigenti scolastici, Maria Concetta Bianco e Francesca Chiechi, hanno già infilato una lunga serie di richieste e segnalazioni al Comune, ente chiamato a provvedere per competenza, ma finora nulla si è mosso, così come nel caso più scandaloso di tutti, quello della sede centrale del Bozzini-Fasani. In Viale Raffaello i due ascensori sono rotti da tempo immemorabile e a nulla sono servite le prese di posizione del capo d'istituto Pasquale Trivisonne, e nemmeno hanno avuto materiale riscontro le due determine pure emesse da Palazzo Mozzagrugno risalenti addirittura a febbraio scorso. I provvedimenti ammettono candidamente i ritardi dell’intervento, descrivono quale sia il problema tecnico (lo scarso dragaggio della fossa), dispongono l'effettuazione dei lavori, certificano lo stanziamento dei fondi (quasi 6 mila euro), assegnano l'incarico a una ditta... ma la situazione è sempre la stessa, talmente grave e insopportabile che un genitore di una bambina disabile (privata di alcune comodità a cui avrebbe sacrosanto diritto) ha promesso di rivolgersi ai carabinieri.
Un fatto è certo e oggettivo: la famiglia di un alunno con impedimenti fisici, di qualsiasi natura, che frequenta una scuola di Lucera, è letteralmente nei guai, perché finisce sempre a dover combattere per eliminare problemi supplementari causato dallo Stato nelle sue forme più disparate e nelle persone più variegate. 

Riccardo Zingaro

Vedi anche: Il bus speciale è rotto, alunno non va in gita
 

(Luceraweb – Riproduzione riservata)

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