La minoranza si divide ancora contro Pitta

Non sono ancora rientrati gli strascichi politici, a seguito della seduta di Consiglio comunale del 30 aprile scorso in cui la maggioranza si è “salvata” grazie all’assenza di due esponenti della minoranza: Antonella Matera e Davide Colucci.
Quest’ultimo ha voluto far sapere come sarebbero andate comunque le cose in caso di sua presenza, tirando qualche stoccata a chi, più o meno velatamente, lo ha additato di scarsa collaborazione nel contrasto all’Amministrazione Pitta. “Se fossi stato presente, non avrei comunque votato contro – ha scritto su Facebook – e comunque prima di allontanarmi avevo comunicato a un consigliere che mi sarei astenuto, perché io quel consuntivo lo avevo approvato quando ero in maggioranza e non avrei certo smentito me stesso. Altri hanno bocciato quello che avevano appoggiato l’anno scorso, quindi vogliamo parlare seriamente o fare chiacchiere da social? Io penso che qualche ‘presente’ lo sia stato perché sapeva che qualcun altro sarebbe stato assente, anzi lo sapevamo un po’ tutti, quindi è giusto stare su quel palco, è il posto ideale per fare le recite, gli interventi strumentali e dilatori per aspettare invano… Godot. Da quando sono uscito dalla maggioranza, ho sempre detto che avrei votato secondo personale coscienza, senza schierarmi da una parte o dall’altra, e così continuerò a fare”.
Al di là di come proseguiranno le vicende a Palazzo Mozzagrugno, questo episodio certifica ancora più chiaramente come di opposizioni in questo momento a Lucera ce ne siano diverse, con atteggiamenti variegati e compositi. La conferma arriva direttamente da una presa di posizione dalla lista civica degli “Agricoltori”, attraverso una nota che vuole difendere l’operato di Antonella Matera, e con la partecipazione ancora tutta da decifrare di quel comitato Fare (di cui la consigliera comunale fa parte) che finora era rimasto fuori dalle questioni strettamente legate a Corso Garibaldi.
“Ci spiace ammetterlo – si legge in uno scritto - ma le polemiche strumentalmente ingaggiate da diversi esponenti della minoranza e che hanno visto come bersaglio la consigliera Antonella Matera, segnano, per noi, un punto di non ritorno relativamente alla linea politica e alle iniziative da condividere all’interno della stessa compagine. In uno scenario già di per sé drammatico, aggravato dal fatto che, suo malgrado, la maggioranza debba preoccuparsi più di sopravvivere che di amministrare, ancora una volta i cittadini si trovano a pagare lo scotto di guerre di potere fini a se stesse che, in ogni ambito, producono solo l’effetto di smobilitare idee, progetti ed entusiasmi. Preferiamo glissare sugli attacchi puerili e stucchevoli ad Antonella per la sua assenza, ampiamente e forse anche eccessivamente giustificata, ma crediamo sia arrivato il momento di prendere le distanze da un modo di fare politica che non ci rappresenta, dai pulpiti, dal pettegolezzo risibile, dai rancori, dalla doppiezza, dalla presunzione di possedere dogmi, di sentirsi migliori senza, di fatto, avere uno straccio di progetto da proporre come alternativa per questa città. Troviamo che sia particolarmente ‘cringe’ l’ipocrisia di chi, raccontando la favola dei buoni e dei cattivi, omette di spiegare che ha fretta di far cadere l’amministrazione solo per potersi ricandidare, magari a sindaco. Che per raggiungere questo scopo è capace di scendere a patti con gente che, a turno, ha politicamente detestato e deprecato fino a ieri l’altro. In fin dei conti, i modi e i tempi con cui è cambiata e si è compattata una certa opposizione non sono così diversi da quelli della maggioranza. Oggi ci troviamo a compiere una scelta: fare ostruzionismo in modo sterile ed irresponsabile, avendo come unico obiettivo l’abbattimento politico dell’avversario oppure sfruttare al meglio l’occasione di mostrarci come alternativa valida. Evidentemente non entreremo in maggioranza e non chiederemo nulla se non l’impegno a realizzare cose che riteniamo importanti e non più rimandabili per Lucera”.
Comunque sia, l’insolita dichiarazione congiunta e sodale dei due soggetti politici lascia quasi intendere che ci sia una strategia politica nuova, mentre sicuramente non è ancora possibile conoscere quale sarebbe stato l’atteggiamento della stessa in caso di presenza in aula. E a questo punto si infittisce il mistero su quali fossero le “assenze” su cui contava la maggioranza, così come rivelato a Luceraweb da un assessore al termine della votazione sul bilancio.
A ogni modo, sulla vicenda è intervenuto anche il coordinatore cittadino di Azione, Gianluca Marino, il quale ha fatto sapere di voler accogliere “con entusiasmo l’invito espresso dalla Lista Agricoltori e dal Comitato Fare di ad instaurare un dialogo costruttivo sui temi concreti che hanno come unica finalità il miglioramento ed il progresso della città di Lucera. Riteniamo che i tempi che attraversiamo e le contingenze che la nostra città sta vivendo – ha aggiunto - richiedano a tutti di mettersi in gioco, tralasciando sterili polemiche che frenano le buone iniziative. Occorre la matura accettazione di lavorare, in modo concertato, ad iniziative e progettualità di interesse collettivo, seppure partendo da posizioni differenti. Riteniamo che un esperimento in tal senso, certamente inedito ma sicuramente costruttivo, possa essere una grande opportunità non solo per condividere idee ed iniziative per la città ma anche per spingere l’esecutivo a migliorare costantemente”.
Stando alle dichiarazioni e alle intenzioni risalenti a gennaio scorso, nell’Amministrazione Pitta, Azione è rappresentata dall’assessore Maria Barbaro e dalla consigliera comunale Rossella Travaglio che, tuttavia, hanno come diretto riferimento il consigliere regionale Sergio Clemente, il quale da Azione, di fatto, è piuttosto distante in questo momento storico, per cui Marino non ha specificato la posizione della sua formazione politica nell’ambito del panorama politico locale.
Riccardo Zingaro
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