Carlantino, dopo 10 anni riapre l’Annunziata

Dopo 10 anni di chiusura per inagibilità, finalmente il prossimo 18 maggio sarà riaperta la Cappella della Santissima Annunziata di Carlantino. Grazie a vari finanziamenti di circa 200 mila euro (Ministero per 120 mila e Conferenza Episcopale Italiana per altri 800), è stata ristrutturata la piccola Chiesa e sistemata la piazza antistante, tra vegetazione, arredo urbano e illuminazione.
Sull’edificio, gli interventi hanno riguardato il tetto in legno per la rimozione del tarlo, è stato effettuato un trattamento di ripristino delle statue, l’imbiancatura di tutte le pareti e la levigatura del pavimento.
“Un quinto dei fondi ottenuti dalla Cei è stato co-finanziato dai miei cittadini ai quali va un ringraziamento davvero particolare – ha dichiarato il sindaco di Carlantino, Graziano Coscia – così come a monsignor Giovanni Pinto che ha contribuito a raccogliere altri fondi destinati alla Cappella con il suo libro ‘Carlantino, ricordo…’".
La riapertura e la benedizione avverrà nel corso di una messa solenne che sarà celebrata dal vescovo della diocesi di Lucera-Troia, monsignor Giuseppe Giuliano, con inizio alle 18. L’evento sarà animato dalla banda della vicina Celenza Valfortore e sarà allietato da uno spettacolo di fuochi pirotecnici.
Con la riapertura della Cappella, la festa della “Madonna della Ricotta” (svoltasi lo scorso anno ma con la chiesa ancora chiusa) avrà di nuovo la sua casa, nel triduo del 26-28 maggio. Deve il suo nome a una consuetudine ormai lontana, quella della transumanza. A Carlantino, per far pascolare e rifocillare le proprie greggi gratuitamente, senza pagare nulla ai proprietari terrieri, giungevano pastori dall’Abruzzo, dal Molise e dalle regioni del Centro Italia. Portavano le loro pecore su Monte San Giovanni. Proprio ai piedi dell’altura sorge la Chiesa dedicata alla Santissima Annunziata. I pastori, come segno di ringraziamento, prima di lasciare la generosa e ospitale terra di Puglia, rendevano omaggio alla Madonna lasciando in offerta latte, formaggi, ricotta. Consuetudine e ricorrenza che, ogni anno, Carlantino ricorda celebrando colei che nell’immaginario popolare da Santissima Annunziata si è trasformata in “Madonna della ricotta”.
Nel frattempo sono anche partiti i lavori per ristrutturare la casa canonica, per i quali il Comune ha ottenuto dalla Regione Puglia un finanziamento di 50 mila euro.
Red.
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