Ci ha lasciati “Tonino” Fontana

Alzi la mano chi ha mai sentito il tono di voce alto di Domenicantonio Fontana, per tutti “Tonino”, uno dei personaggi meno in vista ma certamente più preziosi nel panorama sportivo (e scolastico) cittadino. E così se n’è andato oggi pomeriggio, in silenzio, quasi senza disturbare, nello stile della sua vita in cui la pallavolo è stata una parte importante, non solo per essere stato padre di Carmine, il più forte giocatore lucerino della storia della disciplina, ma anche per essere stato punto di riferimento discreto e nascosto di diverse generazioni di atleti che andavano da lui per un consiglio, un confronto e una parola che non mancava mai.
Altri dirigenti vengono ricordati (e verranno ricordati) in maniera più facile ed evidente, ma poi basta dare una spolverata alla memoria di quella epopea che è stata del volley lucerino, tra il vecchio e il nuovo secolo, per far apparire immagini, storie e vicende celebrate nella sua famosa “campagna”, a poca distanza dal centro abitato, che avrebbe voluto ristrutturare tra qualche settimana, per renderla ancora più accogliente. Non ha fatto in tempo a vedere la nuova versione, ma è quella attuale che conserva le atmosfere in cui non mancava mai un bicchiere di vino rosso, un pallone e soprattutto il modo giusto e piacevole di raccontare un aneddoto, tra divertimento e risate. E lui c’era sempre, maestro di quella convivialità che faceva rientrare anche le tensioni più dure, generate da giovani non sempre in grado di dominare gli istinti e le parole, ma poi tutto tornava sereno anche grazie a “Tonino” che parlava poco e a bassa voce, ma si faceva sentire eccome, e tutti lo ascoltavano volentieri.
r.z.
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