Arriva in Puglia lo psicologo di base

Oltre alla possibilità di introdurre telecamere nelle strutture di ricovero private, il Consiglio regionale di martedì scorso ha approvato altri due provvedimenti all’unanimità in tema di servizi sanitari ai cittadini.
Anzitutto l’istituzione del servizio di psicologia di base, con la finalità di prendersi cura della persona e della sua salute anche in relazione agli aspetti psicologici. In particolare, si prevede il sostegno e l’integrazione delle attività dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta nell'intercettare e nel rispondere ai bisogni assistenziali di base dei pugliesi. Il servizio è realizzato da ciascuna Asl a livello dei distretti socio sanitari ed è svolto da psicologi liberi professionisti a rapporto convenzionale. Lo psicologo di base è inserito nel distretto sociosanitario per l'attività di assistenza psicologica primaria e opera in collaborazione con medici di medicina generale, con i pediatri di libera scelta e con gli specialisti ambulatoriali.
La Regione Puglia, poi, è tenuta ad istituire un organismo indipendente con funzioni di Osservatorio regionale che deve svolgere un'azione di controllo, programmazione ed indirizzo sulle attività prestate dallo psicologo di base, anche in funzione dei bisogni di salute emergenti nel territorio, le cui modalità organizzative saranno disciplinate. È previsto uno stanziamento finanziario di 450 mila euro per l’anno 2023, che diventerà di un milione e mezzo per gli anni successivi.
Stando all’ultimo sondaggio BiDiMedia, condotto tra i cittadini maggiorenni pugliesi tra il 9 dicembre 2021 ed il 23 gennaio 2022, un pugliese su tre ha usufruito, almeno una volta nel corso della propria vita, di un colloquio o un intervento da parte di uno psicologo, dato che cresce fino al 38% tra le donne, al 46% tra gli under 45 e al 44% tra chi ha un titolo di studio elevato (laurea o diploma).
“Una legge giusta - ha detto Loredana Capone, presidente del Consiglio e prima firmataria della proposta - che riconosce a tutte e tutti, indipendentemente dal fatto che possano permetterselo o no, il diritto sacrosanto a prendersi cura della salute mentale propria o di chi gli sta accanto. Questa legge è l’esempio che quando la politica esce fuori dal palazzo e si mette in ascolto della comunità i frutti sono sempre buoni e si fanno fertilizzante per un benessere che è necessità e diritto al tempo stesso, un diritto che non può e non deve essere in alcun modo legato alle possibilità economiche dei cittadini. Lo psicologo di base era ed è fondamentale perché se un disturbo viene riconosciuto e trattato subito c’è una speranza in più che non diventi malattia e quella speranza per chi ti ama vale più di tutto”.
Per i più piccoli, invece, è passata la proposta di legge finalizzata ad estendere lo screening neonatale ad altre 2 malattie, portando il totale a 61, su iniziativa di Fabiano Amati. “La Puglia è già leader italiana in materia di screening neonatale – ha commentato – e ora aggiunge alle immunodeficienze congenite severe a alle malattie da accumulo lisosomiale, l’adrenoleucodistrofia e la sindrome adrenogenitale, due patologie rare, per le quali vi è una terapia efficace ove somministrata tempestivamente, facendo emergere la necessità della diagnosi precoce”.
Red.
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