Lo strano caso dei trasporti ‘ceduti’

Il trasporto pubblico locale è uno di quei problemi che attraversano in maniera trasversale ogni Amministrazione comunale, almeno fin da quando il servizio è stato ripristinato in via strutturata fin dal 2011. Ed è pure uno di quelli (assieme alla gestione del verde pubblico e ai parcheggi a pagamento) ormai scaduti da tempo immemorabile, anche se in questo caso specifico negli ultimi mesi acrobazie burocratiche hanno continuato a tenere in vita il rapporto dell’ente con la ditta Lucera Service che conduce le attività da dodici anni, anche se con un affidamento originario di nove.
L’ultima novità è emersa durante l'ultimo Consiglio comunale, peraltro al centro dell’unica interrogazione presentata addirittura da un membro della maggioranza che voluto precise spiegazioni dall’assessore ai Trasporti, a proposito di un’operazione effettuata dall’impresa di San Bartolomeo in Galdo. In buona sostanza, la dirigenza ha effettuato, con tanto di rogito notarile, un fitto di ramo d’azienda a favore della Fancy Tour, di fatto appartenente alla stessa proprietà ma con la detenzione di altri servizi minori come il trasporto alunni e acqua potabile.
“Questa cosa si poteva fare?, ha chiesto Simone Codirenzi, dopo aver saputo che il dirigente comunale, Raffaele Cardillo, ha preannunciato una formale segnalazione alle autorità competenti, ritenendo la cosa non accettabile.
“Dopo aver chiesto un parere all’avvocato dell’ente – ha risposto Claudio Venditti – avevamo manifestato chiaro dissenso alla Lucera Service che invece non ha considerato la nostra posizione, proseguendo nelle sue intenzioni. A quel punto ci siamo rivolti alla Prefettura, chiedendo una sorveglianza speciale sulla questione alla presenza dei sindacati, per cui è scattato un periodo di 60 giorni di vero e proprio monitoraggio per valutare la situazione in maniera approfondita. Resta il fatto che l’azienda ha assicurato che per i lavoratori non ci sarà alcuna ripercussione”.
“Resta la scorrettezza della proprietà – ha rincarato il sindaco Giuseppe Pitta – che non ha avvertito il Comune né tanto meno ha preso in considerazione le perplessità poi evidenziate, ora faremo una verifica dei requisiti per un’azione che comunque riteniamo non si potesse fare senza un accordo preventivo con il soggetto appaltatore”.
Sulla questione è intervenuto anche il sindacato Usb che aveva già espresso preoccupazione in Prefettura sul rispetto al mantenimento del posto di lavoro e relative retribuzioni, e ora ha ricordato che proprio ieri sono scaduti quei 60 giorni che il Codice dei contratti pubblici concede, in casi del genere, alla stazione appaltante per l’eventuale opposizione al subentro di un nuovo soggetto nella titolarità di un contratto, rivelando pure che "mentre la Lucera Service ha proceduto al rimborso Irpef da 730/2023, la subentrante Fancy Tour ha provveduto al pagamento degli stipendi relativi all’ultimo mese di luglio. Del resto, questa possibilità di variazione viene concessa quasi esclusivamente nei casi di aziende in crisi, per cui vogliamo mantenere alta l'attenzione, invitando il Comune a vigilare, rimuovendo eventuali irregolarità e adottando i giusti criteri di trasparenza e correttezza richiesti dalla materia. Stiamo parlando di un servizio essenziale per tutta la comunità - conclude una nota diffusa - per cui Lucera Service o Fancy Tour non sono il problema, è importante ed essenziale invece che a subire un danno non ci siano i soli lavoratori".
r.z.
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