Spettabile Luceraweb,
ho letto il vostro articolo sul murale della scuola Dante in cui dovrebbe venire scritto: “Nessun ebreo o musulmano deve essere perseguitato perché ebreo o musulmano”.
E perché non sono stati aggiunti anche i cristiani? Basta vedere quello che accade nel mondo anche in questi giorni, con persecuzioni e violenze di ogni genere su cose e persone.
Nonostante i chiari riferimenti alla storia della nostra comunità, l’arte non dovrebbe farsi interprete della realtà che la circonda? Non è forse quello il suo scopo principale? Non dovrebbe inglobare il passato e aprire un orizzonte sul futuro? 
E quindi, ad ebrei e musulmani andrebbero aggiunti i cristiani, perseguitati e uccisi oggi più di prima da chi volutamente ignora il messaggio di integrazione che anche questo murale  vorrebbe lanciare. 
Ricordo il caso alla rovescia di Cristiano Ronaldo che ha rischiato grosso per  essersi fatto il segno di croce durante una partita, ma poi lo hanno perdonato solo perché si chiama Cristiano Ronaldo. Cosa sarebbe accaduto a un signor Nessuno?
A me sembra che sia in corso una discriminazione al contrario e noi, invece di farcene carico, ignoriamo la situazione, lanciando bellissimi messaggi di accoglienza sui muri delle nostre scuole, che però non includono tutti. Vogliamo parlare infatti degli Armeni? I popoli perseguitati per la loro fede sono tanti. E non mi capacito del fatto che nessun altro dica niente di questa cosa. 
Cordiali saluti
Gaetano

Non entriamo nel merito delle sue legittime opinioni, anzi invitiamo i nostri lettori a un dibattito, ma ci fa molto piacere che abbia rilevato l’assoluto silenzio cittadino non solo sulla singola vicenda, ma su ogni questione che riguarda i simboli e i messaggi diffusi dalla collettività. 
Questa è una città anestetizzata da anni, senza una propria identità, appiattita sul pensiero di pochi che diventa poi massivo, non riuscendo ad andare oltre un minimo di senso critico su ciò che accade e su come vengono proposte ed eseguite certe operazioni. Anche in questi stessi giorni.
Ma ci sarà modo di parlarne, ovviamente e come sempre senza "escludere"  nessuno.

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