06/09/2023 19:06:14

Mille firme sulla petizione per la biblioteca

Si allunga fino al 4 ottobre il tempo di validità di una petizione che sta raccogliendo firme a sostegno di una maggiore qualificazione della biblioteca comunale di Lucera, quella che peraltro in queste settimane sta ospitando gli appuntamenti preparatori per la candidatura della città (e Monti dauni) a Capitale Italiana della Cultura.
L’iniziativa era partita a fine luglio a opera di alcuni cittadini ed esponenti della minoranza, e finora ha ricevuto il sostegno di un migliaio di persone. Questo numero viene ritenuto già un successo, ma vista la contingenza attuale, è stato deciso di rimandare la presentazione del documento all’Amministrazione Pitta, sollecitata ad assicurare maggiore attenzione al complesso che sorge in fondo alla Villa comunale.
“La nostra raccolta firme è volta alla risoluzione di problematiche ataviche e oggettive – hanno fatto sapere dall’apposito Comitato promotore – e non abbiamo mai puntato il dito contro nessun amministratore in particolare e non lo faremo mai, nonostante alcune persone in evidente malafede abbiano provato in ogni modo a sminuire questa azione di carattere puramente civico e di promozione culturale. Essendo dunque il nostro obiettivo quello di risolvere le varie problematiche che colpiscono la struttura e l’organizzazione della biblioteca, abbiamo deciso di prorogare la raccolta firme e di rimandare ogni eventuale azione dimostrativa a dopo il 27 settembre, giorno in cui verrà presentato il dossier della candidatura al ministero. Utilizzeremo questo tempo per raccogliere ancora più firme, dimostrando quanto quel luogo stia a cuore ai lucerini (e non solo), ma soprattutto daremo agli organi competenti il tempo di concentrarsi sul progetto in via di allestimento, cosicché una volta terminato questo tour de force ci sarà tempo e modo per focalizzarsi sulle richieste, supportate da centinaia di cittadini”.

Da quando c’è stato otto anni fa il trasferimento nella nuova sede del complesso di San Pasquale, infatti, non c’è mai stato un vero e proprio rilancio di un’istituzione per la quale si è pure perso il conto degli anni dell’assenza di un direttore nelle sue piene funzioni e prerogative. Quello che si salva è l’allestimento comunque di recente installazione, ma la fruibilità lascia da sempre molto a desiderare, tra carenze e malfunzionamenti che stanno peraltro allontanando anche i più abituali fruitori che devono avere a che fare anche con ascensore malfunzionante e personale sotto organico e quindi con difficoltà organizzative. E quindi nella petizione viene chiesto in particolare un orario di apertura più esteso, com’era fino all’inizio 2020, mentre oggi le porte sono chiuse nei pomeriggi di lunedì, mercoledì, venerdì e nell'intera giornata di sabato e domenica; vengono invocati standard minimi di fruibilità, con una rete wi-fi stabile ed efficiente, e vivibilità, con un impianto di condizionamento funzionante, visto che il macchinario pure acquistato non viene ancora messo in azione a causa di una incredibile insufficienza dell’edificio in termini di potenza elettrica; viene sollecitata una maggiore valorizzazione del prezioso patrimonio librario ed artistico collocato al suo interno, compresi gli adiacenti mosaici paleocristiani di San Giusto che praticamente sono diventati off limits subito dopo la loro inaugurazione nel cortile del complesso monastico; infine viene chiesto il ripristino del comitato tecnico-scientifico che sovrintenda alla promozione e valorizzazione di tutto quanto contenuto al suo interno, quindi compresa la pinacoteca che conserva alcune opere di Giuseppe Ar e di altri artisti del territorio.

r.z.

(Luceraweb – Riproduzione riservata)

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