07/09/2023 07:23:08

Nuova bella veste per Sant'Antonio Abate

Con la messa celebrata sabato sera dal vescovo Giuseppe Giuliano, è stata formalmente riaperta al culto la chiesa di Sant’Antonio Abate, anche se in realtà era accessibile già da qualche settimana. Negli ultimi mesi ci sono stati lavori di riqualificazione e consolidamento effettuati dalla ditta Edil Tortorella di Troia, per un importo di 170 mila euro, rivenienti dai fondi dell’8xmille. Alla cerimonia hanno preso parte anche autorità cittadine, tecnici e maestranze. 
Gli interventi hanno interessato sia l’esterno dell’edificio trecentesco che i prospetti, attraverso la pulitura delle superfici, il rifacimento della copertura, l’apertura di tre finestre, e pure la nuova tinteggiatura delle superfici con colori a base di calce, oltre all’adeguamento dell’impianto elettrico.
Il progetto è stato redatto dall’architetto Antonio Vecchiarino e dall’ingegner Saverio Sasso, mentre la direzione dei lavori è stata affidata all’ingegner Mario Rotunno e all’architetto Rocco Paiano. Responsabile Unico del Procedimento è stato l’ingegner Michele De Rosa, nell’ambito di una iniziativa curata dall’Ufficio diocesano per i Beni culturali, diretto da monsignor Luigi Tommasone, con il supporto del geometra Arturo Monaco.
La diocesi di Lucera-Troia per il 2022 ha ricevuto fondi dell’8xmille per 848 mila euro, poi suddivisi tra due maxi capitoli di competenza, uno dedicato alle esigenze di culto e pastorale (per il quale sono stati assegnati 435 mila euro) e l’altro che si occupa degli interventi caritativi per il quale si dispone di 413 mila euro. Tuttavia nel primo caso ne sono stati spesi, 528, sulla base di economie degli anni precedenti, e riversate anche sulla chiesa di San Francesco e per altri interventi di minore entità.
Figurano pure quote relative al restauro conservativo di edifici a servizio delle attività del clero, come il seminario diocesano locale, ma anche quelli pontifici regionali di Molfetta per la Puglia e Posillipo per la Campania. Oltre ai cantieri delle due chiese trecentesche, risulta una ripartizione di 162.791 euro per arredi sacri e beni strumentali per la liturgia (24.887), promozione e rinnovamento delle forme di pietà popolare attraverso stampa sussidi liturgici (10.327), contributo della Diocesi per la manutenzione edilizia di culto esistente (127.576).

r.z.

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(Luceraweb – Riproduzione riservata)

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