16/09/2023 07:15:02

La sorte del Bozzini-Fasani si decide a Bari

L’assessore regionale all’Istruzione, Sebastiano Leo, ha incontrato i sindacati del comparto scuola e l’Ufficio scolastico regionale per discutere del dimensionamento scolastico, in attesa dell’esito del ricorso presentato dalla Puglia alla Consulta contro l’ultima norma nazionale. Il decreto attuativo dell’ultima legge di Bilancio del Governo, infatti, prevede un drastico taglio del numero di scuole che in Puglia passerebbero da 627 a 569, con la conseguente riduzione di 58 autonomie.
E’ stata condivisa la netta opposizione anche con i sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals ConfSal, Fgu, Anief Puglia e Dirigenti Scuola, alle decisioni del ministro Valditara, poiché è stato ritenuto che non tengono conto delle istanze dei territori e delle comunità scolastiche, proponendo tagli e accorpamenti delle scuole, senza aver previsto un adeguamento normativo degli organici, dei plessi e delle norme della sicurezza.
Fermo restando la volontà espressa da Leo di impugnare anche il decreto attuativo in materia di dimensionamento, durante l’incontro si è discusso degli scenari possibili per la Puglia, a seguito dell’approvazione da parte della Giunta regionale delle linee di indirizzo del prossimo dimensionamento regionale, con possibili ipotesi di riorganizzazione dell’assetto scolastico della Puglia.

Così come già detto a Lucera dal dirigente regionale, l’assessore ha ribadito che il documento costituiva una proposta tecnica da discutere con i territori e i sindacati, essendo obbligati dalla norma nazionale ad approvare il Piano entro il 30 novembre. In città resta in bilico la sorte dell'istituto comprensivo Bozzini-Fasani, indicato proprio in quel documento.
“Si trattava, dunque, di ipotesi su cui avviare riflessioni finalizzate ad evitare tagli e accorpamenti unilaterali – ha detto - scenario a cui si andrebbe incontro in caso di sconfitta alla Consulta e relativo commissariamento della Regione da parte del Governo. Ci opporremo in tutte le sedi istituzionali e ricordando quanto sia importante essere uniti in questo momento in difesa della scuola”.

La proposta su cui si è trovata l’intesa è quella di avviare un percorso di partecipazione aperto a tutti i livelli che, partendo dalle proposte degli organi collegiali, passando per quelle degli enti locali e per concludersi con la delibera di Giunta. La strada immaginata è quella di un riordino della rete scolastica regionale che, considerando le linee di indirizzo diffuse dalla Regione come una mera base di confronto, porti alla costituzione di tavoli tecnici da parte dei Comuni, delle Province e delle Città metropolitane finalizzati ad una pianificazione razionale dell’assetto scolastico, condivisa con i territori e rispettosa delle norme, ma non necessariamente al conseguimento del taglio delle dirigenze imposto dal Ministero. È stata anche condivisa l’istanza proposta dai sindacati di lasciare in vita quante più autonomie possibili e di intervenire sia sul primo che sul secondo ciclo, laddove sia strettamente necessario.

Red. 

(Luceraweb – Riproduzione riservata)

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