L’addio al professor Mosè De Rosa

Ieri sono stati celebrati nella chiesa madre di Alberona i funerali del professor Mosè De Rosa. Al rito funebre hanno partecipato, oltre al parroco don Pasquale Caso, il collega don Vincenzo Onorato e gli altri presbiteri don Ivan Clemente, già parroco nel borgo negli anni scorsi, e don Stefano Tronco, parroco di Roseto Valfortore, molto amico dello scomparso. La chiesa era gremita, infatti molti sono rimasti fuori: non solo c’era tanta gente del posto, ma anche molti amici di Mosè venuti dai paesi viciniori. Durante la cerimonia, tante lacrime sono apparse sul viso dei presenti per la perdita di una persona da tutti stimata.
Come è noto, il professor De Rosa è venuto a mancare giorni fa a seguito di un incidente la cui dinamica è ancora poco chiara. Aveva 56 anni e insegnava filosofia e storia al Liceo Bonghi-Rosmini di Lucera. Ai funerali erano presenti anche il preside, professor Matteo Capra, il collega Francesco Di Pasqua, sindaco di Volturino, molti colleghi dello scomparso e un’intera sua classe. La presenza così massiccia della scuola è stata molto apprezzata, non solo per l'affettuoso ultimo saluto che è stato dato allo scomparso, ma anche per il fatto che ieri, il primo giorno di scuola, è stato dedicato a lui.
Mosè De Rosa era un giovane sano ed onesto, fortemente legato alla chiesa locale e ai riti religiosi. Aveva così fatto della sua scelta un modello ed un esempio di vita, in questo mondo pieno di problemi e criticità. Era un docente esemplare, lo hanno dimostrato i tanti suoi studenti, apparsi particolarmente colpiti durante il rito funebre. E' stata davvero una bella testimonianza che questi ragazzi hanno voluto manifestare al loro caro professore. Sono state belle e commoventi le parole pronunciate da don Vincenzo Onorato durante la cerimonia, ma ciò che ha toccato profondamente i cuori dei numerosi presenti è stata l'omelia del parroco don Pasquale Caso, il quale, tra i tanti elogi e le varie testimonianze nei confronti del defunto, ha tenuto a svelare, per la prima volta, un segreto che lo legava a Mosè: era profondamente affezionato alla Vergine Maria Immacolata.
Nicola Chiechi
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