Lucera Capitale, occhi e mani sul dossier

Mancano pochi giorni alla scadenza del 27 settembre, entro cui bisogna presentare al ministero il dossier per la candidatura a Capitale Italiana della Cultura. Dopa la manifestazione di interesse palesata dalla Giunta Pitta lo scorso 4 luglio, le attività sono materialmente partite il 17 agosto e hanno riguardato una lunga serie di incontri (quasi) tutti pubblici, diversi tavoli tematici sulle quattro direttrici stabilite in fase preliminare (per buona parte suggerite dalla stessa Regione Puglia mediante il suo potente direttore del Dipartimento Cultura e Turismo, Aldo Patruno) e l’afflusso costante di indicazioni arrivate dai contesti più svariati della società civile.
Alla fine, risultano essere stati presentati ben 194 progetti (42 sul welfare culturale, 105 sulla valorizzazione dei beni e delle attività culturali, 24 sull’innovazione digitale e 9 sulla sostenibilità ambientale e le energie rinnovabili), più o meno organici, ammissibili e condivisibili, sui quali bisognerà poi costruire la vera e propria esposizione con cui convincere una commissione di sette esperti individuati a Roma dal dicastero.
“Il dossier (di massimo 60 pagine dentro cui descrivere i caratteri generali della proposta confezionata sui rispettivi territori, ndr) deve rispettare precisi e stringenti requisiti – ha spiegato Pasquale Gatta, coordinatore a livello locale dell’iniziativa, in stretta correlazione con la Fondazione Links, il soggetto giuridico incaricato ufficialmente dal Comune – e fornire al momento solo l’idea e le intenzioni che si vogliono portare avanti con la candidatura. La difficoltà in questo momento è assemblare e condensare tutta la mole di materiale arrivato, per poi esplicitare tutto e meglio in caso di audizione delle dieci finaliste, cosa che noi ovviamente ci auguriamo. Intanto, possiamo già dire di aver a disposizione un piano strategico della cultura per i prossimi 5-10 anni, circostanza che da sola rappresenta già un successo”.
Gatta ha già fatto questa felice ed importante esperienza l’anno scorso con Monte Sant’Angelo, sua città di origine arrivata alla finale che poi è lo stesso realistico obiettivo di Lucera che così diventerebbe automaticamente Capitale regionale 2025, fruendo anche di 300 mila euro messi a disposizone dalla Giunta Emiliano. Avendo già maturato quindi un'ottima esperienza del settore, quasi certamente si cimenterà anche l’anno prossimo per una candidatura ancora più forte (anche finanziariamente), proveniente da un’altra città della Capitanata con la quale si punterà seriamente a vincere il titolo che rappresenta uno straordinario volano di carattere turistico ed economico, sulla base di quanto visto negli ultimi anni con le altri città proclamate.
Il meccanismo temporale poi prevede tre mesi di valutazione a carico di sette esperti incaricati dal dicastero. Entro il 15 dicembre, la commissione definirà la short list delle 10 città finaliste che dovranno poi prodursi in un’audizione pubblica a Roma, al termine della quale (quasi certamente a fine marzo) sarà proclamata la vincitrice a cui spetterà pure un contributo di un milione di euro. Quella attuale è Bergamo-Brescia, le prossime saranno Pesaro (2024) e Agrigento (2025), ma in passato hano figurato Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena (2015), Mantova (2016), Pistoia (2017), Palermo (2018), Parma (2020-21) e Procida (2022).
Per questa tornata si sono fatti avanti 26 soggetti, ma il numero da considerare e valutare è sicuramente sceso, tra rinunce e accorpamenti. Il più evidente riguarda proprio l’Unione dei Comuni dei Monti dauni (Accadia, Anzano, Bovino, Candela, Deliceto, Monteleone, Orsara, Panni, Rocchetta e Sant’Agata) che dopo due soli giorni hanno deciso di accodarsi all’iniziativa lanciata a Lucera che quindi ora assomma anche tutti i 29 Comuni dell’Area Interna. Ma anche le località lucane di Moliterno e Maratea hanno deciso di stare insieme. In questa occasione sono scesi in campo diversi capoluoghi come Cosenza, L’Aquila, Latina, Rimini, Lucca, Nuoro, Potenza, Rimini, Massa e Treviso, altri Comuni come Agnone (Isernia), Alba (Cuneo), Bernalda (Matera), Carpi (Modena), Cleto (Cosenza), Gaeta (Latina), Marcellinara (Catanzaro), Pantelleria (Trapani), Senigallia e Todi (Perugia), e altre unioni di Comuni come quelli di "Terre dell'Olio e del Sagrantino" (Perugia), Valdichiana Senese (Siena), Valtiberina Toscana (Arezzo).

In attesa di conoscere maggiori dettagli sul dossier inviato a Roma, e quindi anche il taglio programmatico cha sarà dato alle iniziative sul territorio, il pronostico di Luceraweb punta sulla vittoria di Alba, per due motivi sostanziali: non è possibile e accettabile far vincere sempre (tranne Procida) capoluoghi di provincia, e pure per dimostrare ulteriormente che tutta questa edizione è sostanzialmente una questione “piemontese”.
Riccardo Zingaro
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