Lucera Capitale arriva in tavola
I Monti dauni vogliono recitare un ruolo da protagonista nella candidatura a Capitale Italiana della Cultura che vede Lucera come Comune capofila. E lo fanno cominciando dal punto di forza della gastronomia, per la prima volta fuori dal contesto della città principale, grazie a Peppe Zullo che lunedì mattina ha aperto la porte della sua Villa Jamele, cogliendo l’occasione di dedicare proprio a questa sentita competizione la 28esima edizione di Appuntamento con la Daunia, la kermesse che lui stesso ha introdotto per manifestare l’orgoglio dell’appartenenza a luoghi che devono ancora esprimere tutto il loro potenziale attrattivo.
“Dobbiamo dare valore al nostro patrimonio in tutti i suoi aspetti – ha detto Zullo - e noi abbiamo tutti i punti di forza possibili: cibo, natura e naturalmente cultura, con le loro varie declinazioni”. E durante la giornata ha presentato anche un piatto che per lui può essere il simbolo della candidatura. Il nome non c’è ancora, ma l’idea e la composizione è già tutto un programma, perché dentro ci sono finiti tutti gli ingredienti che la terra intorno a lui è in grado di esprimere, elevando a icona la Torre della Leonessa della fortezza svevo-angioina di Lucera, gustosamente assediata da prodotti stagionali e di valore indiscusso, “rucola del Castello” compresa.
La proposta è di renderlo uno dei simboli della candidatura stessa, la cui gestione e visione ha occupato buona parte della conversazione a cui hanno preso parte sindaci, dirigenti del settore agricolo e l’artista svizzero Andreas Luthi che si è talmente innamorato di Orsara da aver acquistato l’ex carcere locale, edificio risalente al 17esimo secolo dove proprio Zullo portava da bambino il cibo ai detenuti. Ad agosto dell’anno prossimo verrà inaugurato come importante museo di arte contemporanea, curato dal critico d’arte Antonio Campanile che ha già annunciato cinque eventi che si estenderanno in tutta la Capitanata.
“Le politiche fatte insieme sono sempre vincenti – ha detto Mario Simonelli, sindaco di Orsara – e infatti dalle nostre parti i campanilismi sono stati aboliti da anni. Rispetto alla mia prima esperienza di oltre dieci anni fa, però, penso che i concetti di turismo e cultura debbano essere ripresi, tornando a elevare certi livelli che comunque abbiamo dimostrato di saper raggiungere nel passato, senza essere inferiori a nessuno, grazie alle esperienze di festival musicali che sono riusciti a coinvolgere anche il Gargano, a cominciare da Monte Sant’Angelo”.
“Ci siamo cimentati anche noi con la candidatura – ha aggiunto Rosa Palomba, vice sindaco di Monte Sant’Angelo che l’anno prossimo sarà Capitale regionale - prima di tutto cercando di rinforzare le reti già create, seguendo un programma arrivato da lontano, con una forte attenzione alla internazionalizzazione dei nostri contenuti culturali. Ci siamo posti come capofila di Comuni dell’area del Gargano e siamo fieri di essere andata in finale, prevalendo anche su Otranto che avevamo come primo avversario pugliese”.
“Abbiamo tutto quello che ci serve per fare bene – ha confermato Stefania Russo, da cinque mesi alla guida del Comune di Bovino – e basta guardare quello che facciamo noi nel borgo: abbiamo un festival letterario senza avere una libreria, abbiamo un laboratorio teatrale senza avere un teatro. La cultura dalle nostre parti c’è e si deve vedere, per cui ho la convinzione che lavoreremo per un progetto di sviluppo a lungo termine. E accarezziamo sempre il sogno di istituire il Parco regionale della Valle del Cervaro”.
“Comunicare la cultura non si deve limitare al patrimonio storico, artistico e monumentale – ha concluso Giorgio Mercuri, presidente della cooperativa Giardinetto – ma anche con la sostenibilità, l'ambiente e l'agricoltura, e quindi con il cibo. Abbiamo produzioni importanti sul territorio, e sono il risultato di certe politiche che hanno programmato con una visione che ci sta dando soddisfazioni”.
Intanto, l’attesa è tutta rivolta al prossimo 15 dicembre, quando il ministero renderà nota la short list con le dieci finaliste e pretendenti al titolo 2026. Per cui questi sono i mesi della preparazione e soprattutto della promozione dei territori, compresa la misurazione delle potenzialità con le quali poter e dover attirare turisti e visitatori. Nell’occasione, il sindaco di Lucera Giuseppe Pitta ha annunciato l’imminente presentazione di una serie di eventi che accompagneranno le comunità a quella data, tra eventi, spettacoli e manifestazioni, tutti appuntamenti finanziati in parte dalla Regione e in parte dai fondi già raccolti dal Comitato dei Promotori.
Riccardo Zingaro
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