10/11/2023 08:41:34

Caos cimitero, zero loculi e pochi servizi

Mentre va diminuendo la quantità di persone che in questi giorni ha affollato il cimitero di Lucera, su Colle Sacro il sovraffollamento di defunti è invece per tutto l’anno. Il numero di locali a disposizione del Comune, infatti, continua a galleggiare intorno a quota zero, ed è già accaduto che qualche feretro abbia dovuto “attendere” in obitorio per un tempo più o meno lungo prima di trovare una collocazione definitiva, con potenziali conseguenze di carattere igienico-sanitario in caso di blocco prolungato delle tumulazioni.
In buona sostanza, l’ente ha terminato la dotazione di spazi da concedere a chi ne fa richiesta perché sprovvisto, a fronte del pagamento di 750 euro per una concessione di 25 anni, oltre a quelli che servono per tumulare persone dichiaratamente indigenti, con una media annuale di una cinquantina di autorizzazioni. A determinare questa circostanza c’è stato anche l’aumento anomalo di decessi causati dal Covid soprattutto nel 2020 e 2021, con almeno un centinaio di casi ufficialmente accertati.
Comunque sia, finora il meccanismo è andato avanti così: ogni soggetto privato che ne ha realizzati per sé, ha dovuto corrispondere una quota del 24% a Palazzo Mozzagrugno, in cambio del rilascio del permesso edilizio, anche se poi non risulta abbia mai compartecipato alle spese di manutenzione, tanto che al tribunale di Foggia è in piedi una citazione mossa da una confraternita cittadina che reclama somme non riconosciute. 
E quindi la carenza di vani pubblici ha pure naturalmente provocato l’aumento dei prezzi di vendita da parte di alcuni soggetti che ne dispongono, situazione che è finita alla discussione della maggioranza guidata dal sindaco Giuseppe Pitta.
A sollevare la questione è stato il consigliere comunale Simone Codirenzi che ha invitato la Giunta e la struttura tecnica dell’ente a dare massima priorità alle procedure di messa a bando di almeno due terreni su cui si potrebbero realizzare edicole funerarie, ma per i quali sono in corso da anni contese tutt’altro che seppellite, con interessi economici talmente trasversali e diffusi che hanno portato al risultato di un immobilismo prolungato e generalizzato. 
“E’ stato calcolato che il potenziale è certamente superiore a mille loculi – ha spiegato il rappresentante di Puglia Popolare – e quindi sarebbe un evidente beneficio sia per il Comune ma anche per i cittadini che non sarebbero più costretti a sottostare a un mercato vagamente speculativo da parte dei privati. Inoltre, nonostante se ne parli da anni senza mai trovare un soluzione concreta, credo sia arrivato il momento di dare attuazione a quella idea di project financing per l’allargamento del perimetro del cimitero, dando in affido la struttura a chi sarebbe in grado di gestirla con efficienza e decoro. Naturalmente i prezzi di vendita dovranno essere concordati preventivamente, perché abbiamo certamente raccolto le proteste dei cittadini che hanno ricevuto richieste economiche onestamente inaccettabili”. 

Da almeno venti anni a questa parte, infatti, non c’è Amministrazione comunale che non abbia ipotizzato l’idea progettuale di un accordo tra l’ente e un soggetto da scegliere, fargli costruire praticamente un nuovo cimitero e concedergli la gestione pluriennale, così da recuperare l’investimento di presumibili milioni di euro. Un progetto del genere esiste pure a Palazzo Mozzagrugno, ma quando si arriva ai discorsi economici, allora la storia dice che il percorso si fa arduo. E non a caso, non se n’è mai fatto nulla, anche perché ad aggravare il conttesto c’è pure l’assenza di qualsiasi piano regolatore dell’edilizia funeraria che ha provocato di fatto una giungla di realizzazioni sparse, ma senza una vera e propria pianificazione dei luoghi. 
In definitiva, il cimitero da diversi anni è una sorta di polveriera su cui spesso viene messo il coperchio, ma appena lo si alza, da sotto viene fuori di tutto, sempre peggio rispetto alla volta precedente, tra servisi definiti scadenti e carenze di ogni tipo, senza che sia stata fatta ancora piena luce su quanto (non) accade materialmente sul posto.

Riccardo Zingaro 

(Luceraweb – Riproduzione riservata)

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