I servizi sociali 'si muovono'

Ci sono alcune importanti (e soprattutto concrete) novità nel settore dei servizi sociali non solo cittadini, ma erogati a favore di una popolazione di oltre 50 mila abitanti, cioè nell’ambito del Piano sociale di Zona che abbraccia anche altri 13 piccoli Comuni dei Monti dauni (Alberona, Biccari, Carlantino, Casalnuovo, Casalvecchio, Castelnuovo, Celenza, Motta, Pietra, Roseto, San Marco la Catola, Volturara e Volturino).
Dopo un immobilismo prolungato e insopportabile, infatti, nelle ultime settimane sono state avviate alcune attività e sono stati acquisiti fondi specifici per alcuni settori di grande delicatezza, come per esempio per la riduzione dei disagi delle famiglie che hanno al proprio interno una persona caratterizzata da disturbi dello spettro autistico. Per lo scopo sono pronti 82 mila euro assegnati dalla Regione Puglia e che verranno spesi per un progetto già in possesso degli uffici competenti che lo hanno redatto autonomamente. Le risorse verranno impiegate proprio nell’attività di assistenza agli enti locali per sostenere l’attività scolastica degli alunni con diagnosi specifica, nell’ambito di un percorso terapeutico individualizzato, favorendo quindi un aumento del numero di ore a loro favore, e pure un innalzamento della qualità dei servizi, ricorrendo a personale qualificato, oltre al miglioramento dei rapporti e delle sinergie tra servizi Sociali, mondo scolatico e Asl di riferimento.
Inoltre, alla biblioteca di San Pasquale sta per partire materialmente quell’annunciato “Punto di facilitazione digitale” del Comune di Lucera, realizzato come elemento della “Rete dei servizi di facilitazione digitale” della Puglia, finanziato dal Pnrr, con l’intento di creare 231 terminali in tutta la regione, così da raggiungere nel giro di due anni almeno 183.000 persone alle quali offrire occasioni formative nel grande campo delle innovazione tecnologiche legate ai servizi ai cittadini. Nello specifico, si tratta di un luogo in cui è possibile incontrare e farsi aiutare da cosiddetti “facilitatori digitali” nell’utilizzo degli strumenti messi a disposizione da internet e dei dispositivi più comuni, come smartphone, tablet e laptop, con modalità di accesso ancora da rendere note.
“Questo tipo di figure favorisce quindi lo sviluppo delle competenze in relazione a quello che ogni cittadino è in grado di esprimere – ha spiegato l’assessore ai Servizi sociali, Luigi Granieri, che ha annunciato le varie iniziative - contribuendo all’inclusione digitale della popolazione che non accede ancora a internet e ai suoi servizi ed individuando le esigenze dei singoli cittadini fornendo loro supporto e orientamento”.
Si terranno dei veri e propri mini corsi della durata di 24 ore settimanali: 12 in presenza, nelle mattinate dei primi quattro giorni del periodo, e altrettante da remoto, magari ricorrendo agli stessi dispositivi che nel frattempo si è imparato a usare, oltre alla possibilità di poter prenotare alcune sedute personalizzate.
E c’è spazio per una novità anche nell’ambiente scolastico, perché come elemento del servizio di “integrazione” è partito l’intervento denominato “Il mondo in una stanza” che prevede l’istituzione di uno sportello psicologico nelle scuole secondarie di primo grado di Lucera e degli altri Comuni dell’Ambito. Per questa specifica azione, viene garantita la presenza sul posto di uno psicologo e psicoterapeuta per 12 ore settimanali, fino al termine dell’anno scolastico, per un totale di 390 ore, con l’obiettivo di prevenire la dispersione scolastica e curare situazioni sociali tipiche dell’adolescenza.
Infine, è stato riattivato il servizio di Assistenza Domiciliare Educativa per tutti i Comuni dell'Ambito. Lo ha annunciato sempre Granieri, riferendo che l'Ufficio di Piano, di concerto con la cooperativa impegnata nel servizio, ha iniziato l'inserimento, su indicazione dei rispettivi servizi sociali, dei minori appartenenti a nuclei familiari che necessitano di essere affiancati da un supporto professionale. “Riusciamo così a intervenire direttamente nelle dinamiche relazionali disfunzionali – ha spiegato - prevenendo l'allontanamento del minore dalla famiglia. E’ un altro piccolo passo verso il benessere dei nostri bambini fragili, grazie alla dedizione di chi opere nei nostri uffici”.
Riccardo Zingaro
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