Un cittadino chiede un Consiglio sulla sicurezza

Dove non è arrivata la minoranza che finora ha manifestato solo intenzioni verbali con qualche esponente, si è spinto oltre un cittadino di Lucera che ha chiesto formalmente la convocazione di un Consiglio comunale tutto incentrato sulla questione “sicurezza”, argomento di grandissima attualità nella popolazione ma del quale non è stata fatta alcuna menzione nell’ultima seduta di lunedì scorso.
Sarebbe facile così misurare la distanza tra le esigenze e gli umori della gente e il reale sentire di una classe politica che continua a dibattere nelle sedi ufficiali (quando lo fa) di argomenti che piuttosto raramente hanno una reale incidenza sulla collettività, mentre sempre più spesso si nota l’attenzione a non sollevare questioni che potrebbero avere risvolti negativi sul proprio tornaconto politico o peggio ancora elettorale.
E gli argomenti non mancherebbero di certo, tra cui sicuramente questo che deriva da una diffusa e variegata fenomenologia di reati o anche di semplici comportamenti inappropriati che lasciano una percezione negativa nella serenità delle persone.
Finora l’unico pronunciamento ufficiale è stato quella del sindaco Giuseppe Pitta che torna a ripetere come la situazione sia assolutamente sotto controllo, tesi corroborata dai “dati dei delitti che sono in diminuzione rispetto al passato”.
Ma Antonio De Troia, ingegnere lucerino da poco tempo rientrato in città dopo un’esperienza professionale in Lombardia, ritiene che la questione sia decisamente diversa, ricorrendo all’articolo 44 dello Statuto del Comune di Lucera, quello riguardante "La partecipazione dei singoli cittadini".
“Sono molteplici le notizie di reato che negli ultimi mesi stanno attanagliando la città di Lucera – ha scritto nella sua istanza - facilmente riscontrabili dagli articoli degli organi di stampa, dai furti d'auto alle bombe carta fatte esplodere nei pressi delle abitazioni o degli studi dei liberi professionisti. A questi fenomeni si aggiunge un tema ricorrente e mai risolto, quale quello degli odori nauseabondi che nonostante le segnalazioni alle autorità competenti pervadono sempre più spesso l'aria della nostra città, rendendola di fatto irrespirabile. Un Consiglio monotematico sul tema della sicurezza in città rappresenterebbe un'iniziativa forte da parte della politica, con l'auspicio che possa coinvolgere con lo stesso spirito maggioranza e opposizione, nell'interesse di tutti i cittadini. Alla seduta andrebbero invitati il prefetto, il procuratore della Repubblica, i comandanti delle forze dell'ordine e i rappresentanti dell'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale”.
r.z.
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