Lucera Capitale, all’audizione (non tutti) in torpedone
Questi sono i giorni in cui bisogna mettere a punto gli ultimi dettagli per l’importante appuntamento in programma martedì prossimo alla sede del ministero dove si terranno le audizioni pubbliche delle dieci candidate a Capitale Italiana della Cultura 2026. Il turno di Lucera è fissato per il 5 marzo alle 9. Il progetto intitolato “Crocevia di popoli e culture” sarà illustrato dal coordinatore dell’iniziativa, Pasquale Gatta, e dal sindaco, Giuseppe Pitta, i quali potranno rispondere anche a domande specifiche poste dalla commissione presieduta da Davide Maria Desario.
Quella lucerina sarà la prima della giornata che poi prevede altre finestre sempre di un’ora per Maratea, Rimini, Treviso e l’Unione dei Comuni della Valdichiana, mentre il giorno prima si saranno cimentate Agnone, Alba, Gaeta, L’Aquila e Latina. La proclamazione della città vincitrice avverrà entro fine marzo, con contestuale assegnazione di un milione di euro da spendere per le attività turistiche da mettere in pratica durante tutto l’anno di competenza.
Naturalmente c’è grande attesa per l’evento che rappresenta una grande vetrina nazionale e pure la controprova più pratica (e possibilmente convincente) di tutto il lavoro svolto finora sui rispettivi territori, racchiusi poi in una proposta che però a Lucera rimarrà top secret fino alla fine.
Oltre alla denominazione, sono noti solo un abstract diffuso sui social network dalla sede del dicastero in Via del Collegio Romano: "Una Città, Lucera e un Territorio, i Monti Dauni, che si ridisegnano partendo dalle fondamenta, dalla cultura. L’obiettivo è quello di lanciare una sfida di un modello nazionale replicabile che, attraverso la percezione dei Patrimoni, dà vita a un circolo virtuoso in cui la cultura genera innovazione sociale permanente". A questo si aggiunge una prima anticipazione fornita da Roberta De Bonis Patrignani, rappresentante della Fondazione Links che ha curato la procedura e che ha ricordato l’arrivo e relativa gestione di ben 194 progetti da dover considerare e assemblare: “Abbiamo suddiviso l’elaborato in sei ‘patrimoni’: culturale, immateriale, architettonico, naturale, relazionale e popolare. Durante il lavoro abbiamo capito che Lucera e i Monti dauni erano molto di più di quello che ci aspettavamo dal punto di vista puramente estetico e strutturale, perché dietro a tutto questo c’erano persone che si sono attivate con le loro idee e le loro proposte”.
In questi giorni si sono tenuti incontri operativi, da cui è emersa anche l’azzeccata intenzione di creare una vera e propria spedizione a Roma, perché i protagonisti della giornata saranno accompagnati da una folta delegazione che si recherà direttamente sul posto, a bordo di autobus messo a disposizione dal Comune, oltre a mezzi privati che raggiungeranno autonomamente la Capitale. Ma se è quanto mai opportuno e consigliabile che Pitta e i curatori del dossier siano sul posto (a spese dell'ente) possibilmente dalla domenica sera, così da avere il quadro generale della situazione e prepararsi in maniera adeguata, meno spiegabile è invece il viaggio in treno (con pasti e pernottamento) pagato dalla collettività ad altre persone che raggiungeranno Roma dal giorno prima dell'audizione, perchè non si capisce quale contributo concreto debbano e possano dare alla circostanza. Si parla di almeno una dozzina, i cui nominativi (e presunti ruoli) dovranno venir fuori ufficialmente a seguito dei doverosi impegni di spesa, e a quel punto alcune cose si capiranno ancora meglio sulla gestione anche di questo aspetto della vicenda.
“Sarà una importante occasione di mission e sviluppo culturale, turistico ed economico – ha commentato Pitta - non solo per Lucera e i Monti Dauni, ma per l’intera Puglia. E quindi abbiamo pensato ad un’audizione partecipata dalle più alte cariche della Regione Puglia e della provincia di Foggia, oltre che da rappresentanti delle imprese, delle istituzioni scolastiche e universitarie, della Chiesa, del Comitato Tecnico Scientifico e del Comitato dei Promotori. Vogliamo con noi un parterre d’eccezione che dalla platea assisterà alla presentazione del progetto culturale pugliese e ne sosterrà in maniera partecipata la candidatura, comunicando, in tal modo, unione d’intenti e coesione dell’intera Puglia”.
In effetti non è trascurabile l’intenzione di mostrarsi (oltre che essere) uniti in questa speciale e storica esperienza che la città si appresta a vivere, mettendo in evidenza il suo meglio possibile anche dal punto di vista istituzionale, tanto che gli inviti a presenziare sono stati rivolti ai vertici della Regione Puglia (compreso il consigliere lucerino Antonio Tutolo) e della Provincia di Foggia, assieme a tutti i 29 sindaci in carica sui Monti dauni.
Tutto questo, mentre sono in corso i preparativi delle iniziative legate al ruolo di Capitale Regionale che comunque la città dovrà svolgere l’anno prossimo, con una serie di eventi ancora in comprensibile fase di allestimento ma che sarà più facile tenere sotto controllo con una speciale app, vera chicca tecnologica che verrà presentata nelle prossime settimane.
r.z.
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