Dieci domande ad Antonio Dell’Aquila
Il consigliere comunale Antonio Dell’Aquila da una decina di giorni manifesta evidente fibrillazione espressa soprattutto sui social, con picchi di inquietudine che si innalzano ogni qual volta Luceraweb pubblica un articolo che lo riguarda più o meno direttamente.
Per la verità questo accadeva anche in precedenza, ma il suo recente iperattivismo è legato alle vicende della candidatura di Lucera a Capitale Italiana della Cultura, e probabilmente il suo nervosismo lo porta ad argomentare in maniera avventata su quanto riportato da mesi circa l’operazione che finora poggia su oltre 100 mila euro di fondi pubblici. Ricordiamo che la prospettiva realistica è quella di superare il mezzo milione con lo status di Capitale regionale che la città avrà nel 2025. E quindi, quando si tratta di denaro della collettività, diventa automaticamente materia giornalistica, questo lui lo sa ma forse lo dimentica, e fa pure un po’ di confusione tra i concetti di presenza e partecipazione. Tutto questo è dettato probabilmente dalla scarsa lucidità che deriva dal voler a tutti costi difendere circostanze in cui vede attacchi e minacce, assumendo una posizione velatamente calunniosa e diffamatoria, anche in relazione alla nostra attività professionale.
Quando parla di Luceraweb, afferma per esempio che vengono riferite le opinioni e non i fatti. E dunque, mentre lasciamo decidere al lettore se fosse opportuna la presenza di Dell’Aquila alla Bit di Milano, pagata con i soldi del Comune, sottolineiamo che è un fatto che non sia stata portata in quella sede speciale una seppur minima vera proposta turistico-ricettiva. Ed è un fatto la clamorosa assenza del Padre Maestro dal video divulgativo della città, ma lui, Dell’Aquila, vorrebbe far passare il messaggio che pure quella sia un’opinione del cronista. E quindi tocca spiegare che quella grave mancanza è un elemento oggettivo. Caspita, non c’era il Santo di Lucera, il primo della Capitanata!
L’altra storiella che va raccontando è quella secondo cui questo giornale si dovrebbe informare prima di scrivere (tipica frase usata dagli utenti dei social quando non si riesce ad argomentare), invitandoci a telefonare per accertarci… (dei fatti?). Evidentemente Dell’Aquila ha accesso all’elenco delle chiamate effettuate da questa testata e si deve essere perso nel numero di quelle fatte e di quelle ricevute (anche dal sindaco). Proprio tra queste ce ne sono un’infinità che ci raccontano che la quasi totalità dell’Amministrazione Pitta aveva deciso di recarsi a Roma a proprie spese ben prima della pubblicazione del nostro articolo, per cui non si capisce cosa o soprattutto chi stia cercando di proteggere, mischiando volutamente chi viaggia in bus in giornata (iniziativa, ripetiamo, azzeccata) e chi invece ha l'opportunità di arrivare la sera prima, peraltro facendo intendere chiaramente di conoscere chi saranno queste persone che andranno nella Capitale con viaggio, pasti e pernottamento non a proprie spese. E’ sacrosanto che i lucerini sappiano tutto e conoscano i nomi di queste persone che non hanno una funzione diretta e specifica nell’appuntamento e non certo i nominativi di quelli che hanno scelto altre modalità non a carico della collettività. Si chiama diritto ad essere informati.
Inoltre va affermando che il dibattito pubblico nelle altre città candidate non avrebbe raggiunto certi livelli. In realtà, qua non c'è stato proprio, visto che solo Luceraweb ha riferito una narrazione diversa rispetto a quella propinata ai cittadini, ovviamente non rispettando l'inquietante diktat iniziale emanato sulla questione: "Chi è contro il sindaco Pitta è contro la città". Ma questo atteggiamento, in un contesto di evidente malafede, si è squallidamente trasformato in accuse di "tifo contro": abbiamo dato consigli, contatti e indicazioni gratuitamente; abbiamo rifiutato offerte economiche. Questi sono ancora fatti, dimostrabili come sempre.
E veramente non c'è stato nemmeno un reale coinvolgimento della popolazione, tanto meno delle scuole (radunare le scolaresche in Piazza Duomo non lo si faccia passare come coinvolgimento, tanto meno collegare le classi martedì mattina con l'audizione su YouTube, sarebbe offensivo per l'intelligenza umana), con un percorso di avvicinamento a questa audizione, cosa accaduta invece in tutte le altre città finaliste. Dell'Aquila mostra di conoscere i dibattiti (cioè le opinioni) di questi luoghi, ma non i programmi con eventi e allestimenti realizzati (cioè i fatti). Sarebbe bastata una piccola ricerca, ma avrà trovato la linea internet intasata.
Ma in questo periodo Dell’Aquila, come detto, forse si occupa di più dossier contemporaneamente ed evidentemente non regge lo stress. Tuttavia lui è fatto così, sia chiaro, è estremamente poliedrico, è capace di muoversi agevolmente tra impiantistica sportiva e risarcimenti danni, tra dissertazioni calcistiche e strategie turistiche con promozione del territorio tramite audiovisivi, passando per l’adesione a delicate questioni territoriali come il trasferimento dell'Archivio di Stato di Foggia o i disagi che stanno vivendo le popolazioni che vivono e operano a ridosso della galleria Passo del Lupo. Per ogni singolo impegno poi bisogna sempre verificare l’efficacia della propria azione politica e degli atti prodotti in materia, ma è senza dubbio una risorsa preziosa che l’Amministrazione Pitta fa bene a tenersi stretta, dopo averlo reclutato nove mesi dopo l’inizio del mandato, perché proveniente dalla minoranza.
Per l’occasione, considerata la sua visibilità ed esposizione nelle vicende che riguardano Palazzo Mozzagrugno, abbiamo deciso di fargli pubblicamente dieci domande alla quali potrà rispondere nelle modalità che ritiene più opportune, anche telefonicamente, ma sarebbe meglio per tutti che lo facesse per iscritto, possibilmente a noi e non sui social, perché sa benissimo come raggiungerci, quando vuole. Forse solo così sarebbe più difficile confondere i fatti (suoi) con le opinioni (altrui).
(r.z.)
1. Se lei pensa veramente che le possibilità di successo siano direttamente proporzionali alla presenza di persone all'audizione, perché l'amministrazione Pitta non ha chiamato a una mobilitazione generale verso Roma?
2. Essendo un autorevole membro dell'Amministrazione comunale, magari ci vuole spiegare lei quale ruolo preciso possano svolgere dalla sera prima dell'audizione delle persone che non hanno una funzione diretta e specifica nell’appuntamento, ma il cui viaggio e soggiorno viene pagato dai cittadini?
3. Perché pensa che un atto di trasparenza legato a soldi pubblici (non è superfluo ricordarlo, evidentemente) come quello di pubblicare i nominativi delle persone che godranno di questo beneficio sia un attacco non meglio specificato a chissà cosa o a chissà chi?
4. I curatori del dossier dovranno invece raggiungere la Capitale a spese loro o del Comune?
5. In qualità di presidente della commissione cultura, lei ha chiesto conto delle carenze emerse dal video divulgativo del patrimonio materiale e immateriale di Lucera proiettato alla Borsa Internazionale dei Turismo di Milano?
6. Sa per caso chi ha realizzato il video e se questa prestazione è stata già pagata?
7. Qual è stato, con precisione, il suo ruolo in occasione della partecipazione di Lucera alla Bit, oltre quello di essere il presidente della commissione cultura?
8. Con quali atti ufficiali l’organismo da lei diretto ha contribuito alla candidatura?
9. Lei è un autorevole membro del Pd, qual è la posizione ufficiale del partito sulla gestione patrimoniale del palasport e dello stadio?
10. Al ballottaggio tra Fabrizio Abate e Giuseppe Pitta, lei per chi ha votato?
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