La vetrina nazionale di Lucera e Monti dauni

Non era una partita della nazionale di calcio, e pure l’orario era insoliti delle 9 del mattino, ma martedì scorso a Lucera e nei borghi dei Monti dauni in parecchi si sono fermati, per ritrovarsi davanti a schermi, monitor e smartphone per assistere alla storica audizione davanti alla commissione ministeriale della delegazione che sta portando avanti la candidatura a Capitale Italiana della Cultura per il 2026. Sono stati in migliaia, se si considera il picco di 350 contatti al canale Youtube del dicastero, ma anche il fatto che diversi singoli indirizzi Ip erano rappresentati da circoli privati o da cenacoli improvvisati, ma soprattutto da interi istituti scolastici che si sono collegati direttamente dalle singole classi. Tutti erano naturalmente curiosi di assistere alla presentazione che gli stessi protagonisti molto spesso hanno definito “narrazione” del dossier intitolato “Lucera 2026 – Crocevia di popoli e culture”.
“Con questa audizione si è concluso l'iter di candidatura – ha riferito il sindaco, Giuseppe Pitta – ed è stato un percorso straordinario, fatto di emozioni uniche. Spero di aver trasmesso, insieme a tutti i relatori, i sentimenti e l'ambizione del territorio di Lucera e dei Monti Dauni, che ha lo sguardo rivolto al futuro. La nostra terra è straordinaria, non per merito nostro, ma per nostra fortuna. La fascia tricolore indossata pesava tonnellate perché portavo con me i sogni e le speranze di ogni singolo cittadino di Lucera e dei Monti Dauni, che ringrazio uno ad uno per avermi dato l'onore di rappresentarli”.
“Quella di Lucera Capitale della Cultura 2026 – ha aggiunto Pasquale Gatta, co-coordinatore della candidatura – è stata una grande esperienza di co-progettazione. Davanti alla commissione giudicatrice, abbiamo raccontato l’idea di un territorio che ce la vuole fare e che ce la può fare, gettando le basi per uno sviluppo territoriale basato sulla cultura. I complimenti della commissione ci hanno onorato perché la nostra candidatura non si limita a fotografare il presente, ma rappresenta una visione strategica che getta lo sguardo in avanti di almeno 5 o 10 anni”.
“Per il secondo anno, la Puglia è arrivata a presentare la propria candidatura con un borgo della provincia di Foggia – ha ricordato Aldo Patruno, direttore del Dipartimento Cultura regionale Turismo, dopo Monte Sant’Angelo nel 2023 – e trenta Comuni dauni con Lucera capitale stanno disegnando una nuova identità collettiva. Siamo orgogliosi di aver contribuito, sia mettendo a disposizione del progetto i nostri uffici e le agenzie regionali, sia con uno stanziamento di 450.000 euro. Parliamo di un modello di sviluppo locale diverso dal passato perché fondato sulla cultura, che deve consolidarsi e replicarsi. Lo merita il territorio andato oltre i campanilismi, che ha saputo unirsi. Il benessere delle comunità passa dalla cultura, dalla coesione sociale e territoriale, dalla sostenibilità, con un modello di gestione innovativo. Tutti aspetti che ritroviamo nel dossier presentato”.
“Siamo orgogliosi della sinergia tra il Comune di Lucera e i 29 dei Monti Dauni – ha precisato Grazia Di Bari, consigliera regionale delegata alla Cultura - che con il sostegno della Regione Puglia hanno dato vita al percorso che ci ha portati a Roma. Parliamo di un progetto nato dal basso, che è riuscito a unire le comunità e il tessuto imprenditoriale, con 103 imprese che stanno sostenendo la cultura. Istituzioni, associazioni e aziende hanno lavorato con entusiasmo e passione, consapevoli che dalla cultura possono nascere nuove opportunità per questi territori e per le giovani generazioni, il cui contributo è stato fondamentale per arrivare al dossier presentato”. “Lucera rappresenta la Puglia e lo fa con una proposta intelligente sostenuta da tutta la città e da tutte le istituzioni culturali della Regione – ha concluso il presidente Michele Emiliano – e noi stessi siamo stati e continueremo ad essere impegnati a sostenere il sindaco Pitta nell’attuazione di molte delle proposte inserite nel dossier di candidatura. Mi auguro vivamente che anche di tanto impegno tenga conto la Commissione ministeriale”.

In attesa di conoscere il dossier per il quale in molti stanno cominciando sempre più a chiedere conto, fuori e dentro la platea dei proponenti di progetti e idee che restano al momento sotto segreto, c’è stato spazio per una polemica con Rocco Papaleo, l’ospite vip della candidatura di Maratea che ha seguito Lucera nella presentazione. Nell’audizione dei lucani, l’attore di Lauria ha definito “fuori registro” le manifestazioni di giubilo dei lucerini al termine dell’ora a disposizione, ricevendo diverse critiche (immancabilmente sui social) per le sue affermazioni ritenute fuori luogo.
r.z.
(Luceraweb – Riproduzione riservata)