14/03/2024 11:40:24

L'Aquila è Capitale Italiana della Cultura

La Capitale della Cultura 2026 sarà L’Aquila. È il verdetto appena emesso direttamente dal ministro Gennaro Sangiuliano nella cerimonia di proclamazione appena terminata a Roma. 
In Via del Collegio Romano, la delegazione lucerina era guidata dal sindaco Giuseppe Pitta, composta anche dal presidente del Consiglio comunale Pietro Di Carlo, dal responsabile della governance della candidatura, Giancarlo Flaminio, il capo di gabinetto del sindaco, Antonio Bernardi, e dal coordinatore del dossier, Pasquale Gatta. 
Che la vittoria dovesse andare a una concorrente del centro-nord ne erano convinti in tanti anche se lo ammettevano in pochi. Lo suggeriva una sorta di alternanza geografica (non scritta) dopo il successo di Agrigento dell’anno scorso, lo alimentava una sempre più evidente inclinazione politica che la competizione ha preso negli ultimi anni, e non solo per la “Cultura” ma anche per la altri Capitali da eleggere, sebbene si tratti formalmente di un decreto emesso dal ministero ma con un possibile assenso del Governo Meloni che proprio sul settore sta mostrando grande interesse e attivismo.
La prima reazione di comprensibile delusione lucerina è stata però mitigata da quanto fatto nei mesi precedenti, e soprattutto da una certezza che non è possibile cancellare, quella dell’importante ruolo di Capitale Pugliese che la città (e il resto dei 29 Comuni dei Monti dauni) dovrà recitare nel 2025, peraltro con una dotazione finanziaria già promessa dalla Regione di almeno 300 mila euro.
Oltre a Lucera, hanno concorso Agnone, Alba, Gaeta, Latina, Maratea, Rimini, Treviso e l’Unione dei Comuni della Valdichiana senese. Alcune proposte si sono rivelate oggettivamente fortissime, contro cui sarebbe stato impossibile prevalere per una serie di ragioni che comunque andranno doverosamente analizzate nei prossimi giorni.

r.z.
 

(Luceraweb – Riproduzione riservata)

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