Chirurgia di revisione, quando e come si interviene
Negli ultimi anni è aumentata la richiesta di interventi di chirurgia estetica e plastica, procedimenti sempre più diffusi sia tra le donne che tra gli uomini.
Secondo gli ultimi dati della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva-rigenerativa ed Estetica, l’Italia è il nono Paese al mondo nella classifica globale, che include sia il numero di interventi di chirurgia che quello di procedure non invasive.
Tuttavia, se il risultato ottenuto non è pienamente soddisfacente o sono cambiati i propri obiettivi estetici, in questi casi è possibile valutare di sottoporsi nuovamente a un intervento. In tali circostanze si parla di chirurgia di revisione o secondaria, ovvero un procedimento finalizzato a correggere l’esito di una precedente operazione e migliorare l’effetto estetico o funzionale di un intervento già effettuato.
Quest’attività viene realizzata da professionisti esperti e altamente competenti come Gianpaolo Tartaro, medico chirurgo di Napoli specialista in chirurgia plastica, estetica e ricostruttiva e in chirurgia maxillo-facciale.
In particolare, Tartaro offre ai suoi pazienti opzioni avanzate di chirurgia di revisione per risultati estetici e funzionali ottimali, mettendo a disposizione oltre 20 anni di esperienza come chirurgo plastico e maxillo-facciale e un approccio umano che permette di affrontare ogni intervento con sicurezza e affidabilità.
Quando è necessaria la chirurgia estetica di revisione
Realizzare un intervento di chirurgia estetica di revisione è una decisione delicata, una scelta da compiere con molta attenzione, rivolgendosi a un chirurgo specializzato in grado di fornire tutto il supporto necessario.
Soltanto un professionista può fornire al paziente tutte le informazioni utili per capire se procedere, valutando il risultato ottenuto con l’operazione precedente e le possibilità offerte da un intervento di chirurgia secondaria.
I motivi che possono rendere necessario sottoporsi alla chirurgia di revisione sono molteplici. Per esempio, questo intervento può rivelarsi opportuno quando non si è soddisfatti del proprio aspetto estetico acquisito con il primo intervento chirurgico, desiderando migliorare il risultato iniziale agendo in maniera specifica su alcuni difetti riscontrati. Si tratta di una soluzione da valutare anche per correggere l’esito funzionale di un’operazione precedente, quando si è ottenuto un miglioramento puramente estetico ma non il recupero della piena funzionalità dell'apparato.
In questi casi, è possibile scegliere se affidarsi allo stesso chirurgo che ha realizzato il primo procedimento, un’opzione valida nel caso in cui l’intervento sia riuscito bene ma richieda un’ulteriore procedura estetica. Tuttavia, spesso ci si rivolge a un altro professionista, cercando un chirurgo diverso che possa migliorare l’esito della chirurgia iniziale o con una maggiore specializzazione nell’intervento di revisione che si desidera effettuare per affrontarlo con più serenità.
Gli interventi di chirurgia estetica di revisione più comuni
Tra gli interventi di chirurgia di revisione più comuni c’è la blefaroplastica secondaria, una procedura finalizzata a migliorare o correggere dei difetti riscontrati in una blefaroplastica precedente. Questo succede quando la chirurgia iniziale ha comportato dei risultati estetici o funzionali non ottimali, rendendo necessario un intervento più complesso. Il chirurgo, infatti, deve intervenire su un tessuto cicatriziale, inoltre deve confrontarsi anche con l’aspetto psicologico del paziente compromesso dall’insuccesso iniziale.
Un altro intervento abbastanza frequente è la rinoplastica secondaria, un procedimento delicato eseguito in genere da un altro chirurgo rispetto al professionista che ha realizzato la prima chirurgia. In questo caso lo specialista rimodella il naso correggendo i difetti di natura funzionale o estetica ancora presenti, un intervento che richiede competenze specifiche delle tecniche chirurgiche più avanzate e una profonda expertise nel campo della chirurgia di revisione, in particolare della rinoplastica secondaria.
Anche la mastoplastica secondaria è un intervento piuttosto comune nell’ambito della chirurgia di revisione, con cui il professionista interviene in caso di imperfezioni o problemi di vario tipo (protesi deteriorate, asimmetrie) dopo una chirurgia iniziale.
Solitamente il chirurgo realizza un’incisione nello stesso punto utilizzato dallo specialista precedente, per correggere i difetti del primo procedimento minimizzando l'invasività dell'intervento, con un decorso post-operatorio che di norma dura circa il doppio rispetto a quello della chirurgia iniziale.
Red.
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