01/09/2024 19:36:52

La famiglia Sacco parte con il sesto Pue

Finora era stato descritto solo verbalmente da chi ne era a conoscenza diretta, ma nessun documento si era affacciato alla discussione pubblica per il sesto Piano Urbanistico Esecutivo in ordine cronologico presentato al Comune. Almeno fino al mese scorso, quando il progetto è arrivato davanti alle due commissioni consiliari Urbanistica e Attività Produttive, illustrato direttamente dal dirigente Antonio Lucera.
Si tratta di un’iniziativa della famiglia Sacco che vuole intervenire su un comparto di gran lunga nella sua proprietà, ubicato tra Via Appulo Sannitica, Via Aspromonte, Via Montegrappa e Via Po. Lucia, Giuseppe e Gianfranco Sacco hanno già quasi il 60% dei suoli, quindi molto di più del 51 previsto come minimo per operare, per un totale che sfiora i 40 mila metri quadri. Questo Pue (redatto dall’ingegner Saverio Sasso e dall’architetto Giuseppe De Luca) ha la caratteristica particolare di confinare con vasti terreni comunali per circa 27 mila metri quadri, praticamente un terzo dell’intero comparto, con una destinazione prevista dal Pug che viene definita “Rifunzionalizzazione per lo sport e la residenza”. 
Sul posto, inoltre, si trova un vecchio e imponente manufatto industriale dei Sacco, adibito a mulino che è rimasto attivo dal 1954 al 1998, quando poi la produzione è stata spostata sulla Statale 17. Il complesso andrà ovviamente abbattuto per fare spazio a lotti abitativi singoli o misti commerciali, oltre a un’ampia opera di urbanizzazione con strade, marciapiedi, vegetazione, illuminazione e parcheggi sempre a carico del soggetto proponente, chiamato a cedere 42 mila quadri (oltre il 60% del totale che è di 66 mila metri quadri) all’ente che beneficerà quindi di opere pubbliche, oltre ai 16 mila metri quadri con i quali dovrà poi a sua volta cimentarsi per quella specifica indicazione del Pug che vuole sul posto un “ampio polo sportivo a livello urbano ed extraurbano”, anche grazie all’attribuzione di cubatura con cui realizzare un nuovo stadio comunale e palestre, ma anche volumetria residenziale e terziaria, su un’area che oggi in parte comprende il Centro sportivo San Pio X. L’aspetto più interessante della vicenda in materia di pubblica utilità è capire se sarà prima rimosso l’attuale impianto al quartiere Porta Croce (dove è in programma un’altra appetibilissima operazione di edilizia residenziale), o se la nuova struttura sarà propedeutica alla vecchia.

“La progettazione ha tenuto conto del contesto circostante come risultante dallo stato di fatto e dalle previsioni contenute nel Pug – hanno spiegato i due tecnici - in modo da rendere l’intervento complessivo perfettamente integrato nel tessuto urbanistico delle zone limitrofe.”
Antonio Lucera, considerata la peculiarità particolare di questa operazione ancora tutta sulla carta, ha ipotizzato la sottoscrizione di un protocollo di intesa tra le parti, da siglare già in fase di adozione in Consiglio comunale, in cui vengano riportate le condizioni e gli impegni reciproci dell’accordo stesso.

Riccardo Zingaro
 

(Luceraweb – Riproduzione riservata)

Condividi con:

0,0313s.