03/09/2024 08:38:29

Viale Castello, la bruttezza e l'indolenza

Se c’è un gruppo di cittadini che sicuramente non ha timore di andare controcorrente, atteggiamento tutt’altro che scontato di questi tempi, è sicuramente quello che fa riferimento a “Lucera non tace” che periodicamente pone questioni di carattere ambientale, urbanistico e culturale.
Sono almeno tre le situazioni recenti su cui sono tornate le critiche non solo all’Amministrazione Pitta, ma anche all’inerzia dilagante della cittadinanza che ormai non partecipa a nulla, accetta tutto quello che succede, e magari attacca chi vorrebbe far notare che non tutto può andare sempre secondo la volontà del potere costituito.

Maia Rigenera
Il cavallo di battaglia degli ultimi mesi è sicuramente il progetto di Maia Rigenera di convertire una parte del suo impianto di compostaggio in uno stabilimento di produzione di biometano, per il quale il sodalizio è dichiaratamente contrario, sollevando anche l’altra costante della puzza (comparsa ancora più sgradevolmente durante le Feste patronali) per la quale il sindaco Giuseppe Pitta ha solennemente promesso: “È un problema che va affrontato e risolto una volta per tutte. Io ce la metterò tutta per risolverlo definitivamente”, senza però spiegare materialmente come fare e quali soluzioni adottare. 
“L’Amministrazione comunale sembra proseguire nel solco delle tante ‘distrazioni ambientali’ del passato – incalza Lucera non tace - e sembra orientata a dare il suo parere positivo all’approvazione del progetto senza che ci sia stato un dibattito approfondito in Consiglio comunale. Né poteva esserci, visto che i consiglieri sanno poco o nulla del progetto, del suo impatto sull’ambiente e sulla salute pubblica. E non risulta che stiano valutando attentamente la pubblica utilità del progetto. Finora si sono limitati ad ascoltare supinamente la decantazione della sua bontà da parte dei proponenti, anche se non ci capisce se rassegnati o velatamente favorevoli. I giochi sembrano fatti, anche se la cittadinanza è assopita nella sua indolenza. Bisogna scuotersi e mobilitarsi facendo sentire forte l’afflato collettivo ai politici locali, va rotto il silenzio della comunità che altrimenti renderà tutti colpevoli di aver lasciato svendere la tutela dell’ambiente, del proprio territorio, la salvaguardia della salute pubblica e il futuro delle prossime generazioni per meno di trenta denari”.

Il gabbiotto
Altra serrata protesta di questo 2024 è stata sicuramente quella riguardante la collocazione del cosiddetto “gabbiotto” a servizio dei visitatori della fortezza svevo-angioina, che il progetto di riqualificazione turistica vorrebbe accanto al ponte di accesso. 
“Tutti a celebrare giustamente i risvolti positivi per la città delle manifestazioni estive – si legge in un’altra nota – anche se ancora una volta le autocelebrazioni in pompa magna si sono sprecate: pratica alquanto inopportuna e discutibile. Comunque sia, è immaginabile il Villaggio medievale al castello, che ha richiamato migliaia di visitatori, con il gabbiotto installato al suo ingresso principale come progettato e approvato? Eppure tanti (sindaco, varie associazioni culturali, cortigiani e annessi) a dicembre 2023, nell’imminenza del suo posizionamento, già sapevano che ci sarebbe stata quella rievocazione. Oggi, gli stessi ‘tanti’, ben attenti a non farsi sentire neanche dalla propria coscienza, sussurrano: ‘Meno male che non c’è stato il gabbiotto’, ma sarà sempre così? E cosa ne è stato della ferrea determinazione degli stessi ‘tanti’ a voler spronare il sindaco ad avviare l’iter per sottoporre il castello e l’anfiteatro al vincolo di tutela indiretta?”.

Viale Castello
Sul castello si potrebbe parlare all’infinito, magari ricominciando dalla vegetazione che continua a crescere sulle mura, senza che nessuno intervenga nel rimediare ai danni già visibili e di cui nessuno ovviamente sarà chiamato a rispondere, ma questo è anche periodo di lavori pubblici e inaugurazioni. Dopo Piazza San Giovanni a luglio e Piazza delle Terme romane la settimana scorsa, il prossimo in elenco dovrebbe essere Viale Castello, l’opera pubblica più travagliata degli ultimi decenni per la quale si intravedono chiaramente altre criticità senza responsabilità.
“Lucera non tace” non si sottrae neanche su questo versante, facendo rilevare che con i lavori di completamento in fase di avanzata realizzazione, quel luogo “sembra stia prendendo l’aspetto di un anonimo viale di periferia metropolitana – è scritto in un documento specifico – reso freddo da un’illuminazione glaciale, anonimo dalla sproporzione tra marmo, cemento, pali zincati e l’area destinata al verde. Per i cittadini l’aspettativa era alta, con una spesa di un milione e 400 mila euro, riconducibile all’idea di vederlo diventare il panoramico ponte naturalistico tra la Villa comunale (oggi purtroppo in uno stato di incuria e abbandono imbarazzante, mai visto prima) e la fortezza stessa, piacevolmente percorribile a piedi o in bici. Per l’Amministrazione comunale era anche un’occasione significativa per ribadire concretamente la centralità del verde urbano negli interventi di riqualificazione (aiuole senza barriere, viali alberati, parchi urbani). Centralità sbandierata a parole ma negletta nei fatti. Basti pensare alla quasi totale assenza di verde nell’area urbana e alla mancata pianificazione di interventi di ripiantumazione e riqualificazione del bosco tra villa e fortezza per trasformarlo in un enorme parco urbano. Architetti, urbanisti e Soprintendenza si sono accertati del rispetto di queste linee guida nel progetto esecutivo affidato alla ditta appaltatrice? Stanno affiorando dubbi più che legittimi sulla bontà dell’esito finale del lavoro, perciò chiediamo al sindaco un intervento chiarificatore per dissipare tali dubbi ed eventualmente prospettare varianti migliorative. Vista la centralità e l’importanza simbolica di Viale Castello, ci si augura che la sua riqualificazione non sarà l’ennesimo caso di intervento peggiorativo. Per scongiurare l’eventualità che Viale Castello possa diventare viale del tramonto, di Lucera”.

Riccardo Zingaro

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(Luceraweb – Riproduzione riservata)

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