17/09/2024 15:32:26

Amorico non rinuncia ai soldi del Comune

Dopo l’accordo con il Comune di Lucera che ha chiuso il contenzioso giuslavoristico a seguito del suo licenziamento per giusta causa, l’ex comandante della polizia locale di Lucera, Beniamino Amorico, fa sapere di non aver rinunciato agli emolumenti richiesti e non riconosciuti dell’ente al momento della sottoscrizione della transazione, avvenuta direttamente davanti alla Corte di Appello che aveva suggerito di trovare una conciliazione.
Anzi, per l’occasione, ha preannunciato a Luceraweb la promozione di un nuovo procedimento, finalizzato a ottenere quanto invocato già in sede di proposta avanzata dal suo legale, vale a dire oltre 64 mila euro di emolumenti non ottenuti per retribuzioni, ferie non godute, riposi compensativi e indennità di risultato nel periodo 2018-2021.

Dal canto suo, la Giunta Pitta ha espressamente e sicuramente rinunciato a ogni eventuale pretesa risarcitoria e soprattutto al recupero di oltre 8 mila euro di spese legali che Amorico avrebbe dovuto versare alla controparte, dopo che quest’ultimo aveva perso il primo grado della causa di lavoro intentata contro l’ente che ha comunque manifestato l’intenzione di non riconoscere quelle somm. L'ex comandante conta invece di recuperarle, specificando di aver messo una pietra sopra solo per il periodo intercorso tra il suo arresto (10 maggio 2022) e il suo licenziamento (22 settembre 2022), poi trasformatosi in risoluzione consensuale tra le parti. 

Eppure il testo del verbale, controfirmato dai rispettivi avvocati, recita così: “Amorico dichiara di non avere null’altro a pretendere dal Comune di Lucera per qualsivoglia titolo o ragione, relativamente alle domande avanzate con il ricorso proposto dinanzi al Tribunale del Lavoro di Foggia e riproposte dinanzi alla Corte di Appello di Bari, oltre che relativamente a qualsiasi pretesa riferita e/o riferibile al periodo che va dall'inizio della sospensione obbligatoria dal servizio sino alla data di cessazione del rapporto di lavoro, a cui rinuncia espressamente”.

Negli ambienti di Palazzo Mozzagrugno, la nuova iniziativa di Amorico è stata accolta con freddezza: “Non possiamo mica impedirgli di fare causa – è il commento lapidario trapelato – ma bisognerà vedere l’efficacia giudiziaria della sua seppur legittima azione giudiziaria”.

r.z.

(Luceraweb – Riproduzione riservata)

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