I dieci anni dell'Associazione Agape
La Sezione Agape di Lucera (Associazione Genitori e Amici Piccoli Emopatici) è arrivata a dieci anni di vita, sempre con l’obiettivo dell’assistenza alle famiglie alle prese con la cura e lo studio delle leucemie e dei tumori infantili all’Oncoematologia Pediatrica di Casa Sollievo della Sofferenza.
Sabato scorso c’è stata una festa al Salotto Nocelli con la partecipazione di sostenitori e simpatizzanti del sodalizio presieduto da Antonella Matera, soprattutto genitori di bambini e ragazzi che hanno vissuto l’esperienza del reparto, tra cui l’ex sindaco Pasquale Dotoli, oltre al fondatore e presidente onorario Ciro De Sinno, e al presidente onorario ed ex primario della struttura di San Giovanni Rotondo, Saverio Ladogana.
Ospiti della serata sono stati l’artista Daniela d'Elia con la performance “Per certi versi” e i Double Stumble.
“Abbiamo voluto celebrare dieci anni di attività sul territorio per ringraziare la comunità che da subito ci ha accolti con entusiasmo e affetto - ha dichiarato Matera – e ci sentiamo coccolati in ogni iniziativa che proponiamo ed è per questo che abbiamo voluto dedicare una serata a tutte le persone che negli anni ci hanno permesso di raggiungere obiettivi di cui andiamo fieri.
La sezione locale (le altre sono proprio a San Giovanni Rotondo, e poi San Severo, Cagnano, San Nicandro, Carpino, Ischitella e Melfi) è stata inaugurata il 4 maggio 2014, fortemente voluta proprio da Matera che, dopo aver vissuto l’esperienza di mamma di paziente in quel luogo, ha sentito la necessità di ricambiare il bene ricevuto dall’associazione durante il percorso di cura della figlia Allegra: “In noi è scattata la molla della riconoscenza, ci è venuto naturale adoperarci per permettere ad Agape di portare avanti la sua missione”.
Il resto è stata storia, racchiusa in un video realizzato da Giuseppe Lepore e proiettato durante la serata.
"Agape è nata nel 1992, un anno prima che mia figlia Francesca andasse ad arricchire la schiera degli angeli. Da quel momento in poi tutti i bambini del reparto sono diventati miei figli - ha raccontato De Sinno – e in 32 anni l’associazione è riuscita a realizzare tutti i sogni che avevamo perché, al di là della malattia a cui pensano i medici, siamo riusciti a prenderci cura della ‘parte sana’ dei piccoli pazienti e delle loro famiglie, occupandoci dei problemi di carattere psicologico, sociale, logistico e materiale, che in alcune famiglie rappresenta un problema ancora più grave della malattia stessa".
Il grande sogno si è poi realizzato il 22 dicembre 2018, giorno in cui è stata inaugurata Casa Angeli e Sogni “Francesca De Sinno”, adibita ad ospitare le famiglie dei piccoli pazienti dell’Oncoematologia Pediatrica e anche le famiglie dei pazienti adulti ricoverati a Casa Sollievo. In circa sei anni, la struttura ha accolto tantissimi pazienti, provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero, che hanno dovuto affrontare lunghe terapie, favorendo quella alleanza terapeutica che rappresenta un’efficace collaborazione tra il personale sanitario e le famiglie.
“Sin dall’inizio, dagli anni ’80, abbiamo considerato la cura del bambino come un trattamento in cui venissero coinvolti anche i genitori - ha concluso Ladogana – e ancora oggi sono profondamente convinto che le famiglie debbano partecipare alla strategia di cura”.
Red.
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