Due sacerdoti morti tragicamente
Secondo lutto per la diocesi di Lucera-Troia nel giro di pochi giorni, dopo quello di monsignor Antonio Pitta. Nella giornata di ieri è morto improvvisamente padre Nicolino Di Iorio, missionario comboniano originario di Celenza Valfortore, colpito da un infarto. Il sacerdote 66enne era appena arrivato ad Addis Abeba, capitale dell’Etiopia dove operava da una trentina di anni con ruoli di grande responsabilità pastorale, partito sabato scorso dall’Italia dove aveva salutato amici, familiari e confratelli. L’annuncio della sua scomparsa lo ha dato proprio la comunità religiosa di Troia alla quale apparteneva, mentre a Lucera era conosciuto anche perché amico, coetaneo e compaesano di monsignor Luigi Tommasone.
Per il piccolo centro dei Monti dauni non è la prima perdita missionaria in modo drammatico, perché sette anni fa in un incidente stradale in Brasile perse la vita la 37enne suor Giusy Lupo.
Un saluto a padre Nicolino lo ha fatto anche padre Giulio Albanese, ricordato come compagno di studi prima a Firenze, poi a Venegono e infine a Londra. “Mi sembra impossibile che sia volato in cielo – ha detto – ed è una grave perdita per il mondo missionario. Ricordiamolo nella preghiera!”.
E un’altra tragedia arriva anche dalla capitale del Camerun, Yaoundè. Stamattina è stato ucciso durante una rapina don Christophe Komla della congregazione degli Operai Silenziosi della Croce, sacerdote togolese che si stava preparando a tornare in Italia dove aveva contatti e benefattori anche in provincia di Foggia, compresa Lucera. Due anni fa, infatti, aveva soggiornato per qualche giorno alla parrocchia del Carmine. Ne ha dato notizia don Vincenzo Onorato che aveva incontrato il sacerdote a Natale scorso proprio nel Paese africano in cui si era recato per verificare i frutti di una importante donazione fatta sul territorio, con la costruzione di una nuova chiesa a beneficio delle popolazioni locali.
r.z.
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