Partita la campagna vaccinale antinfluenzale
In provincia di Foggia, con il coordinamento della Asl, è partita ufficialmente la campagna vaccinale antinfluenzale. I primi a ricevere la dose sono stati proprio il direttore generale Antonio Nigri, il direttore del Dipartimento di Prevenzione Michele Panunzio e il presidente dell’Ordine dei Medici Pierluigi De Paolis.
“La vaccinazione antinfluenzale – ha detto Nigri - è uno strumento fondamentale per la prevenzione dell’influenza stagionale e delle sue complicanze, specialmente per le categorie più vulnerabili. Come da disposizione regionale, abbiamo provveduto a consegnare a tutti i medici di famiglia e ai pediatri di libera scelta la prima tranche delle 136.500 dosi complessive destinate alla nostra provincia. La restante parte sarà distribuita nei prossimi giorni dal Dipartimento di Prevenzione”.
“L’influenza non è mai una malattia banale e, pertanto, non deve essere sottovalutata – ha aggiunto Panunzio – e vaccinarsi contro l'influenza aiuta a ridurre il rischio di contagio, a limitare la diffusione del virus e a proteggere se stessi e le persone più fragili della comunità. In particolare, la vaccinazione è importante per evitare le complicanze derivanti dall’influenza che possono portare anche all’ospedalizzazione”.
“Dal 2020 – ha concluso il pediatra Giorgio Ciccarelli - l’offerta vaccinale per bambini e ragazzi tra 2 e 18 anni si è arricchita anche di una formulazione spray intranasale che sostituisce la tradizionale iniezione. Questo tipo di somministrazione può contribuire a facilitare la gestione della vaccinazione dei bambini che notoriamente non amano le iniezioni”.
L’influenza è una malattia respiratoria causata da un virus. Si trasmette per via aerea tramite delle piccole gocce di saliva che una persona infetta emette parlando, starnutendo o tossendo. Queste goccioline possono essere inalate da persone vicine o depositarsi su superfici, dove il virus può essere trasferito dalle mani al naso, alla bocca o agli occhi. Ogni anno l'influenza colpisce milioni di persone, ma può essere particolarmente pericolosa per anziani, bambini piccoli, persone con malattie croniche e coloro che hanno un sistema immunitario compromesso. I virus influenzali hanno una marcata tendenza a mutare, presentando varianti che rendono inefficace la risposta immunitaria sviluppata nelle stagioni precedenti. Ogni anno infatti, la composizione del vaccino viene aggiornata in modo da garantire un’adeguata protezione contro i ceppi virali più recenti. L’obiettivo è proteggere la popolazione dai rischi correlati alle malattie, soprattutto nelle categorie più vulnerabili.
L’offerta vaccinale è rivolta prioritariamente a medici e personale sanitario e sociosanitario, lavoratori non sanitari delle strutture di assistenza e cura pubbliche e private, adulti e bambini con patologie concomitanti, assistiti ricoverati o ospiti delle strutture, persone a rischio per età, donne in gravidanza.
A queste si aggiungono quelle ad alto rischio di complicanze o ricoveri correlati all'influenza, cioè persone di età pari o superiore a 60 anni, persone dai 7 anni ai 60 anni affette da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza, bambini sani nella fascia di età 6 mesi - 6 anni.
È possibile, inoltre, effettuare la co-somministrazione di vaccino antinfluenzale con altri vaccini, tipo quello contro il Covid-19, anti Pneumococco, anti Herpes Zoster.
Red.
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