09/11/2024 09:37:19

Maretta occupazionale alla Tecneco

Finora erano rimasto tutte sotto traccia, magari nascosto in qualche cassonetto, e invece ora il sindacato Usb ha rivelato l’esistenza di un clima piuttosto turbolento che si registra in almeno una parte del personale della Tecneco, l’azienda che da oltre venti anni si occupa dei rifiuti a Lucera, a proposito di questioni occupazionali.
Da Via Schiavone hanno scritto a sindaco, maggioranza e opposizione per manifestazione “preoccupazione” per quanto starebbe accadendo sul tema, dopo alcune segnalazioni arrivate proprio a Luceraweb anche sul largo utilizzo di lavoratori interinali, pratica che precluderebbe l’estensione di alcuni contratti a dipendenti assunti in pianta stabile.
L’ultimo caso, invece, riguarda un licenziamento di un tesserato Usb che secondo il sindacato non sarebbe legittimo, anche perché è stato colpito un beneficiario della Legge 104/92, ai fini dell’assistenza di un proprio familiare disabile. 
“Questa azione non solo sembra in contrasto con i principi della normativa, ma evidenzia anche una mancanza di sensibilità e comprensione verso le necessità dei caregiver – ha riferito Giuseppe Ienco – e ricordiamo che la legge è stata istituita per tutelare i lavoratori che assistono familiari con disabilità, permettendo loro di svolgere attività che migliorano la loro qualità della vita. Accompagnare un familiare al mare, specialmente se affetto da gravi patologie – è il passaggio più significativo - rientra pienamente nelle finalità di questa normativa, come recentemente confermato dalla Corte di Cassazione”.

E la denuncia parla anche di altri provvedimenti simili che sarebbero stati “adottati in circostanze poco chiare e stanno creando un clima di incertezza e tensione tra i lavoratori e le loro famiglie, per cui chiediamo con forza che venga condotta un'indagine approfondita su questi licenziamenti e che vengano messe in atto misure per garantire il rispetto dei diritti. È fondamentale che il Comune, responsabile in solido sugli appalti, intervenga per ristabilire un ambiente di lavoro equo e sereno, dove i dipendenti possano svolgere le loro mansioni senza il timore di ingiusti provvedimenti disciplinari. A questo punto si pone la necessità di costituire urgentemente un tavolo concertativo tra le parti, al fine di discutere la legittimità del provvedimento e adottare misure per evitare che simili episodi si ripetano in futuro”.

r.z.
 

(Luceraweb – Riproduzione riservata)

Condividi con:

0,0313s.