Cercasi alternativa al sindaco Pitta
La campagna elettorale del 2020 a Lucera non è mai praticamente finita, ma ora che si intravedono già le urne per la prossima tornata di autunno 2025 (o al massimo primavera 2026), sono cominciate le manovre di posizionamento al di fuori dall’ampio perimetro tracciato dal sindaco Giuseppe Pitta che sarà con ogni probabilità il candidato favorito per il bis a Palazzo Mozzagrugno.
E quindi un pezzo della minoranza starebbe facendo quadrato attorno a Fabrizio Abate che è stato già battuto nel 2020, ma sul commercialista pensano di puntare i colleghi Raffaele La Vecchia, Francesco Aquilano, Francesca Niro e quel Vincenzo Checchia che è pure il cognato di Antonio Tutolo. Quest’ultimo continua a recitare il ruolo della sfinge, in attesa delle decisioni che lo riguardano anche personalmente nel suo status di consigliere regionale, ma nel frattempo sta facendo trapelare di non essere contrario a questa nuova iniziativa di Abate che però dovrà fare conto solo su formazioni civiche, visto che il Partito Democratico (del quale è tesserato ed è stato segretario cittadino) si schiererà certamente con il sindaco uscente.
È possibile che si aggreghi anche Pasquale Colucci che ormai è da tempo su posizioni critiche contro l’attuale governo della città, ma per il resto non troverà altre adesioni in Consiglio, tra Antonella Matera, Giuseppe De Sabato e Franco Ventrella.
E c’è chi ha già contestato questa operazione a cui manca solo l’ufficialità, perché il circolo locale di Fratelli d’Italia continua a scalpitare a colpi di comunicati, ma non ha ancora fatto capire cosa vuole fare nel suo primo impegno elettorale a livello locale della sua ancora breve storia.
“Non ci siamo mai prestati e non ci presteremo mai alla politica del gossip ed ai giochetti appartenenti alla vecchia politica – ha scritto il commissario cittadino Antonio Di Battista – e riteniamo che l’approccio adottato da parte della minoranza consiliare non sia dei migliori, considerato che hanno individuato quale candidato da contrapporre all’attuale primo cittadino una persona che l’elettorato lucerino ha già sonoramente bocciato. Si evidenzia chiaramente solo la necessità impellente di consolidare quel poco di consenso rimasto in città intorno all’attuale consigliere regionale, più che volere concorrere seriamente alla prossima competizione amministrativa. Una minestra riscaldata oggi non può essere una seria alternativa all’attuale amministrazione ed auspichiamo di partire da idee di buon governo per una città nuova e vivibile, andando ad individuare un candidato sindaco che non sia necessariamente iscritto al nostro partito, che non sia una imposizione di questo o quel gruppo, ma che rappresenti la sintesi ragionata di tutti coloro che intendono mettersi insieme per dare un futuro dignitoso alla nostra Lucera, altrimenti si correrebbe il rischio di lasciare la città per ulteriori anni in mano ad un comitato di affari da vecchia repubblica. Da settimane stiamo lavorando per concretizzare e formare una coalizione che possa essere realmente alternativa all’attuale amministrazione. A coloro dalla memoria corta e con la pretesa di impartirci lezioni, ricordiamo che Fratelli d’Italia a Lucera c’è stata, c’è e soprattutto ci sarà, e oggi rappresenta con orgoglio l’unica alternativa possibile. Il maldestro tentativo di oscurare all’opinione pubblica il ruolo di credibile oppositore che stiamo svolgendo con grande impegno, sacrificio e senso di responsabilità è miseramente fallito”.
Riccardo Zingaro
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