Pasqualone lascia il Policlinico (e il Lastaria)
La notizia era nell’aria da settimane, ma solo nella giornata di oggi è diventata ufficiale, peraltro con una irrituale comunicazione pec domenicale con cui Giuseppe Pasqualone si è dimesso da direttore generale del Policlinico di Foggia che ha competenza anche sull’ospedale Lastaria di Lucera. Meno di tre anni è durata quindi la presenza in Capitanata nel manager di Monopoli, 54 anni di professione commercialista, che ha annunciato di volersi misurare con un’esperienza nel settore privato, andando a ricoprire lo stesso ruolo nel gruppo Manelli della sua zona di origine, impegnato nel mondo delle costruzioni e con un possibile ingresso in Borsa. Arrivò a febbraio 2022 dopo aver guidato l’Asl di Brindisi e ha lascianto Viale Pinto all’indomani della celebrazione dei 25 anni della sinergia dell’hub foggiano con lo stesso Ateneo.
“È una scelta irrevocabile, meditata a lungo e dettata da motivi personali – ha fatto sapere - legati esclusivamente a una esigenza professionale di cogliere nuove importanti sfide lavorative. A Foggia, in sinergia con l'Università, grazie alla collaborazione di tutti, abbiamo avviato un processo che ha portato a nuovi traguardi e gettato le basi per obiettivi futuri di grande crescita del Policlinico. L’esperienza in sanità mi ha arricchito soprattutto dal punto di vista umano. Spero che in questi lunghi e difficili anni possa essere stato una giusta guida per tutti coloro che ogni giorno lavorano nell’interesse supremo del diritto alla tutela della salute. Il nostro servizio sanitario pubblico è un bene prezioso a disposizione di tutti e va garantito in ogni modo".
A questo punto si riapre a livello regionale il risiko delle nomine nella sanità pubblica, e alla vigilia delle elezioni in programma l’anno prossimo, c’è curiosità per le scelte che dovranno operare il presidente Michele Emiliano e il suo vice Raffaele Piemontese che ha la delega specifica, anche in relazione al futuro del Lastaria che nella gestione di Pasqualone è stata decisamente al ribasso rispetto al suo predecessore Vito Dattoli che aveva visto nascere la fusione tra i due nosocomi.
r.z.
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