27/11/2024 10:48:57

Nessun riguardo per la festa del Padre Maestro

Nessuno a Lucera si è mai sognato di convocare un Consiglio comunale o programmare un convegno culturale il 14-15-16 agosto.  
Invece il 29 novembre, festa del Padre Maestro, continua a essere una giornata fin troppo qualunque e decisamente poco considerante del co-patrono della città e delle celebrazioni che lo riguardano, quasi che fossero una fastidiosa incombenza da mettere nell'agenda delle autorità politiche cittadine. Non che il Fasani si possa ingelosire degli onori riservati all'Assunta, ma il Santo di Lucera un minimo di attenzione, o riguardo in più, la meriterebbe.
Si dirà con faciloneria: "Ma le scadenze del bilancio incombono e impongono precisi adempimenti", a cui è ancora più facile rispondere che fissare la seduta per la terza volta in quattro anni, stavolta con orario 11.30, in quella data non è più casuale, visto che è già accaduto nel 2021 e nel 2022. E infatti si sarebbe potuto fare anche nei giorni precedenti, con adeguato percorso di preparazione amministrativo e burocratico, peraltro senza che nell’occasione si debba poi guardare l'orologio per non dilungare troppo i tempi di un appuntamento che prevede ben 16 argomenti da discutere, compreso il conferimento di una cittadinanza onoraria. C'è da giurare che anzi questa fretta costituirà una scusa per non approfondire certe questioni di interesse collettivo.

Ma l'aspetto più emblematico è l'allestimento serale di un convegno sulle Capitali della cultura da parte della sezione locale del Partito Democratico proprio nello stesso esatto momento (alle 19) in cui al santuario si arriva al culmine dei festeggiamenti, con la messa in corso e la successiva processione che quest'anno è ancora più solenne: ci sarà la presenza di ben due reliquie da sottoporre alla venerazione dei fedeli, cioè quella del Fasani in un nuovo busto sacro, assieme a quella niente meno che di San Francesco d'Assisi.
Del resto, il Padre Maestro era stato già “dimenticato” nel video promozionale portato alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano.
Ed è sicuramente pronta la giustificazione che i sindaci ospiti (Toni Matarrelli di Mesagne, Pierpaolo D'Arienzo di Monte Sant'Angelo e Dino Ambrosino di Procida) potevano essere presenti solo in quella data, a cui è altrettanto comodo ribattere che non sembra trattarsi di un incontro ("Le capitali della cultura in dialogo") fondamentale per la storia della città che invece andrebbe rispettata non solo con le parole ma anche con i fatti, applicando quelle norme di grammatica istituzionale, religiosa e perfino di opportunità che nessuno finora si è ovviamente preoccupato di ricordare, almeno pubblicamente. 
Tutto tace (ci mancherebbe) dalle associazioni cittadine sempre più plastificate di qualsiasi estrazione e competenza(?), ma è strano che un apparente silenzio provenga anche dal convento dei frati e perfino dalla stessa Curia che non ha certo mostrato negli anni di rinunciare a esporsi su questioni di questo tipo. "Il riguardo nasce dallo sguardo" è una delle massime preferite di monsignor Giuseppe Giuliano che certamente avrà notato come di sguardi sul santo non ce ne siano poi molti, almeno da parte della cosiddetta classe dirigente della città.  
Non è escluso però che da Palazzo Mozzagrugno avranno assicurato pure l’ubiquità del sindaco Giuseppe Pitta, garantendo il miracolo con cui mantenere la promessa di essere presente a entrambi gli impegni. 
Se questo è l’approccio per la gestione del calendario degli eventi per l’anno prossimo, le prove generali invece non promettono niente di buono. 

r.z.

(Luceraweb – Riproduzione riservata)

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